Un migrante afgano è stato ucciso
dalle guardie di frontiera bulgare ieri sera mentre tentava di
entrare illegalmente dalla Turchia. L'ha annunciato il ministero
dell'Interno bulgaro.
Si tratta del primo caso conosciuto di sparatoria mortale delle
forze dell'ordine con obiettivo un migrante il quale cerchi di
entrare in Europa.
La vittima faceva parte di un gruppo di 54 intercettato alle 21
da una pattuglia sulla strada presso la città di Sredets, sudest
del paese, nelle vicinanze della frontiera bulgaro-turca, ha
annunciato Georgi Kostov, alto responsabile del ministero
dell'Interno.
I migranti "non hanno obbedito" all'ordine di fermarsi alla
pattuglia della polizia, ha precisato il funzionario. "Nessun
migrante - ha detto ancora - era armato, ma comunque hanno fatto
resistenza".
La pattuglia, secondo le deposizioni delle guardie bulgare,
avrebbe
sparato in aria senza intenzione di ferire, ma uno dei
migranti sarebbe stato colpito dalla ricaduta di un proiettile e
poi è morto mentre lo trasportavano all'ospedale.
Ci sarebbe stata una pistola, oltre a due cellulari, nello zaino del migrante afghano ucciso dalla polizia bulgara. Lo ha detto in una conferenza stampa stamane il segretario generale del ministero dell'Interno bulgaro Gheorghi Kostov.
Il portavoce dell'Alto commissario Onu per i rifugiati (
Unhcr)
in Bulgaria,
Boris Cheshirkov, ha qualificato l'incidente come
"estremamente deprecabile". Ha inoltre condannato la politica di
respingimenti attraverso barriere poliziesche dei migranti.Il presidente bulgaro
Rosen Plevneliev si è detto "profondamente dispiaciuto" per l'uccisione di un migrante afgano causata dai colpi sparati da una guardia di frontiera. Plevneliev ha anche chiesto all'Unione europea una "azione rapida" per far fronte alla crisi dei rifugiati. "Questo momento tragico mi dà l'opportunità per chiedere misure comuni urgenti dall'Europa per affrontare le radici della crisi", ha affermato Plevneliev.
Il primo ministro Boiko Borisov, dal canto suo, ha lasciato ieri
sera d'urgenza il summit di Bruxelles sulle migrazioni. Il
presidente del Consiglio europeo Donal Tusk ha dichiarato di
essere stato informato dell'incidente da Borisov prima della sua
partenza.