sabato 11 ottobre 2014
La donna cristiana condannata a morte in Sudan per apostasia e poi liberata grazie a una campagna internazionale guidata in Italia da Avvenire con Italians for Darfur, «avrà presto il passaporto americano e potrà tornare in Italia, possibilmente entro Natale».
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Meriam Yehya Ibrahim, la donna cristiana condannata a morte in Sudan per apostasia e poi liberata grazie a una campagna internazionale guidata in Italia da Avvenire con Italians for Darfur, «avrà presto il passaporto americano e potrà tornare in Italia, possibilmente entro Natale». Lo ha fatto sapere Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur, che ha anche postato su Twitter una foto della donna che incontra, assieme al marito Daniel, anche lui cristiano, il senatore repubblicano Ted Cruz a Washington. La coppia, che si trova da oltre tre mesi negli Stati Uniti e che era uscita dal Sudan grazie a un volo della presidenza del Consiglio italiana, «sta bene», racconta Napoli. «E presto a Meriam sarà consegnato il passaporto americano. Sono più sereni, sostenuti dalla comunità cattolica locale e dai servizi sociali che garantiscono alla famiglia un piccolo sussidio. Abbiamo parlato della possibilità di rivederci, magari per Natale».
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