La vicenda dei marò "non è solo
una discussione fra due esecutivi, ma è un tema all'esame della
magistratura indiana" che "deve esprimersi prima che si possa
andare avanti". Lo ha detto oggi a New Delhi il portavoce del
governo indiano rispondendo ad una domanda dell'Ansa. "La
giustizia indiana è libera, trasparente e imparziale".Syed Akbaruddin ha ammesso che
"è difficile spiegare a che punto siamo (nei contatti fra i
governi, ndr.) per il semplice fatto che la questione è
all'esame della giustizia".
E, ha proseguito, "mentre il governo indiano può avere un
punto di vista e considerare varie opzioni, fondamentalmente
questa questione è in mano alla giustizia e dovrà andare
attraverso un percorso legale ed arrivare ad una decisione della
magistratura affinchè si possa andare avanti".
A titolo di esempio il portavoce ha ricordato che "giorni fa il
governo italiano ha cercato di ottenere una estensione della
permanenza in Italia di uno dei due fucilieri" e che "il governo
indiano non era contrario a che essa fosse concessa".
Ma comunque, ha aggiunto, "la Corte Suprema ha assunto una
posizione fortemente contraria a questa richiesta, per cui i
legali hanno ritirato l'istanza".
Tutto questo, ha concluso, per dire che "si deve capire che
questa non è una discussione solo fra due governi, ma coinvolge
la giustizia indiana che è libera, trasparente e imparziale e
che si formerà una opinione indipendente su quanto è
avvenuto".