mercoledì 8 agosto 2012
​Lo afferma il presidente della Repubblica in occasione del 56esimo anniversario della tragedia che vide la morte di 262 minatori su 274 presenti, 136 dei quali italiani.
COMMENTA E CONDIVIDI
​"Il ricordo della terribile vicenda di Marcinelle è ancora vivo nelle famiglie e nei compagni delle vittime. Tutta l'Italia vi scorge l'emblema dei sacrifici affrontati dai lavoratori italiani emigrati in altri Paesi, impegnati a costruire un avvenire migliore per le giovani generazioni e un'Europa più moderna e solidale. Il dramma che oggi rievocate è di stimolo alla incessante ricerca di condizioni di lavoro sicure e dignitose per tutti. Si tratta di un obiettivo che nemmeno oggi può dirsi raggiunto e che deve continuare a impegnare le autorità italiane ed europee". È quanto afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 56esimo anniversario della tragedia di Marcinelle, per il tramite dell'Ambasciatore d'Italia a Bruxelles, Roberto Bettarini, in un messaggio esprimendo sentimenti di vicinanza a tutti coloro che interverranno agli odierni momenti commemorativi della tragedia del Bois du Cazier.L'8 agosto del 1956, alle 8,10 del mattino, nella miniera di carbone di Marcinelle, una gabbia parte dal punto d'invio 975 del pozzo d'estrazione con un vagoncino male agganciato. Ha inizio la tragedia che vedrà la morte di 262 minatori su 274 presenti, 136 dei quali italiani, 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 5 francesi, 3 ungheresi, un inglese, un olandese, un russo e un ucraino. Soltanto 13 superstiti vengono tirati fuori il primo giorno. L'interminabile attesa dei familiari continua in ogni modo fino al 22 agosto, quando i soccorritori pronunciano le fatidiche parole "Tutti cadaveri".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: