Si è aperto con un minuto di silenzio "in memoria di quelli che hanno perso la vita cercando una vita migliore" il summit sull'immigrazione che vede riuniti, da mercoledì sera a Malta, leader europei e africani. Per l'Italia è presente il premier Matteo Renzi.
Il summit della Valletta vede seduti al tavolo i Paesi africani e l'Ue per
fare il punto e affrontare, insieme, l'emergenza migranti. Ben 63 le delegazioni arrivate a Malta per l'appuntamento, che ha visto giungere alla spicciolata i principali leader europei, tra cui la cancelliera tedesca Angela Merkel, il primo ministro britannico David Cameron e il presidente francese François Hollande.
Il nodo dei rimpatri. Il Summit di Malta dovrebbe dare il via a un dialogo serrato e permanente fra l'Europa e paesi dell'Africa, concentrandosi in particolare sullo sviluppo di un approccio comune nel Mediterraneo, sulla protezione delle persone in difficoltà economica, sul traffico illegale gestito dai criminali e sulle cause delle migrazioni
illegali.
Il nodo principale resta la questione dei rimpatri dei migranti
economici, ovvero coloro che - a differenza dei profughi - non hanno
bisogno di protezione internazionale.
Le richieste di Ue e Paesi africani. Bruxelles punta a ottenere
accordi di riammissione con i Paesi africani offrendo in cambio aiuti
finanziari per affrontare alla radice le cause alla base dei flussi
migratori.
Sul tavolo, il Trust Fund di 1,8 miliardi di euro per la cooperazione
che l'Europa è pronta a mettere sul piatto, e di cui "l'Italia sarà
tra i principali contributori", ha sottolineato
Renzi oggi in una
lettera ad Avvenire.
Da parte loro i Paesi africani chiedono che i
rimpatri avvengano su basi volontaria, favorendo la creazione di
corsie legali per la migrazione. A Malta si tenterà di raggiungere un
accordo.
Lagarde (Fmi): possono aiutare la crescita. Proprio oggi la direttrice generale del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), Christine Lagarde, è intervenuta sul tema migranti, anche in vista del prossimo G20 in Turchia. " "I migranti possono incoraggiare
investimenti e crescita", ha detto. "Nel medio termine possono aiutare a ridurre le pressioni sulla spesa pensionistica e sanitaria. Nel breve l'impatto sul bilancio tende a essere limitato".