Padre Luigi Piotto, 65 anni, è morto nella mattina di giovedì ad Antananarivo, capitale del Madagascar, dopo il ricovero d’urgenza la notte precedente.
A comunicare la notizia è stata la Piccola Opera della Divina Provvidenza, la congregazione fondata da don Orione, di cui il sacerdote faceva parte. È il secondo missionario italiano ucciso dal Covid in 48 ore in Madagascar dopo padre Albano Passarotto, vincenziano di ottant’anni morto mercoledì sempre nella capitale.
Padre Piotto, di Romano d’Ezzelino (Vicenza), era partito per l’isola africana nel 1992. Per 28 anni, ha svolto il suo ministero a Antsofinondry – area che comprende 28 villaggi a Nord della capitale – dove è stato parroco e direttore della scuola professionale. Padre Luigi si dedicava con slancio ai più poveri, soprattutto i ragazzi, per cui aveva costruito ventisei scuole e la mensa che dava loro l’unico vero pasto della giornata.
Qualche giorno fa, il religioso aveva cominciato ad avere problemi respiratori che si sono fatti sempre più gravi fino al decesso.
La pandemia sta crescendo a ritmo vertiginoso in Madagascar: i casi sono oltre 8mila, i morti ufficiali sono 70 ma il numero è di certo ben più alto data la carenza di test. Il ministero della Salute ha chiesto aiuto urgente perché gli ospedali sono al massimo della capacità.