Un connubio con pochi precedenti
per una causa che mai prima d'ora era stata portata così alla
ribalta dell'opinione pubblica mondiale:
Angelina Jolie a Londra
insieme con il ministro degli Esteri britannico
William Hague
aprono oggi il summit contro gli stupri di guerra "End Sexual
Violence in Conflict".
Fortemente voluto dal governo britannico e sostenuto con
convinzione ed entusiasmo dall'attrice, testimonial anche in
veste di ambasciatrice dell'Onu per i rifugiati, il forum è
un'occasione senza precedenti per puntare l'attenzione su un
dramma continuo, che Hague ha definito "uno dei maggiori
crimini di massa del XX e XXI secolo". Una piaga che non
accenna a scomparire, "piuttosto - ha detto - peggiora. Come arma
di guerra usata in maniera sistematica e deliberata contro le
popolazioni civili".Un breve saluto in apertura dei lavori che per i prossimi
quattro giorni si svolgeranno principalmente presso il centro
congressi ExCeL nei Docklands a Londra: si parte martedì con il
Global Summit Fringe, evento nell'evento che vede impegnate
delegazioni di giovani provenienti da tutto il mondo. La
giornata di mercoledì sarà dedicata invece al lancio del
protocollo internazionale pensato per rafforzare gli strumenti
contro lo stupro durante i conflitti. Giovedì sarà poi una
giornata chiave con l'arrivo a Londra di delegazioni provenienti
da circa 100 paesi -quella italiana è guidata dal
sottosegretario agli Esteri Mario Giro - e William Hague
presiederà un incontro a livello ministeriale sull'emergenza
nel nord della Nigeria. Venerdì la sessione plenaria conclusiva
che vedrà insieme gli interventi di Angelina Jolie, William
Hague, il segretario di Stato Usa
John Kerry e il segretario
generale dell'Onu
Ban Ki Moon, in videoconferenza.In occasione del vertice
papa Francesco ha dedicato oggi il suo teewt proprio a questa emergenza: "Preghiamo per tutte le vittime di violenza sessuale in situazioni di conflitto e per coloro che combattono tale crimine". Il messaggio, diffuso come sempre dall'account
Twitter@Pontifex, riporta l'hashtag
#TimeToAct.