Anche Londra scende in guerra contro l'Isis. Il Parlamento ha approvato la mozione del governo Cameron e ha dato via libera ai raid contro i terroristi in Iraq.
L'Ok è arrivato a larga maggioranza con 524 voti a favore e 43 contrari. Questo testo ufficializza l'adesione dei britannici alla coalizione militare internazionale che lotta, sotto comando statunitense, contro il gruppo estremista sunnita. Autorizza il ricorso "ai raid aerei" nel quadro di un sostegno richiesto dal
governo iracheno e stabilisce che Londra "non dispiegherà alcun soldato nelle zone di combattimento".
Il segretario del Foreign Office, Philip Hammond, ha indicato che sei caccia-bombardieri Tornado della Raf (Royal Air Force, l'aviazione militare britannica), di base a Cipro, contribuiranno ai raid della coalizione in caso di voto positivo.
I sei velivoli, equipaggiati di bombe a guida laser e missili, effettueranno operazioni di sorveglianza e sono già in grado di entrare in azione.
Intanto, sul terreno, scontri armati fra i jihadisti dello Stato islamico e le forze curde siriane sono in corso al confine tra la Turchia e la Siria. Le immagini sono state trasmesse anche in diretta dalla Cnn, che ha mostrato i combattenti e le forze scambiarsi colpi di artiglieria. Diversi jihadisti, riferisce il
corrispondente dell'emittente americana, sarebbero morti negli scontri e altri sarebbero rimasti feriti. I combattimenti fra i terroristi e le forze curde siriane sono avvenuti davanti a centinaia di profughi siriani in fuga dalla guerra e che sperano di trovare rifugio in Turchia.