Di certo, nel caos libico che imperversa dalla caduta di Gheddafi, nel 2011, il rapimento di stranieri a scopo di estorsione è diventato sempre più frequente, ad opera di criminali comuni ma anche di milizie locali che vogliono finanziare la propria guerra contro la miriade di fazionirivali, che si contendono il controllo del Paese, ricco di risorse energetiche. Una situazione resa ancora più incandescente dall'avanzata dell'Is, che tra l'altro ha rapito tre cristiani copti nei pressi di Sirte, città-snodo petrolifero nelle mani dei jihadisti.A Parma, città dove ha sede la Bonatti, si vive con il fiato sospeso, anche se nessuno dei quattro è residente là. Il sindaco Federico Pizzarotti ha scritto un messaggio di vicinanza alle famiglie dei rapiti, auspicando che il governo faccia tutto il possibile per liberarli. Analogo appello si è alzato da tutte le parti politiche nazionali. Dalla Farnesina,comunque, si ricorda di avere ampiamente sconsigliato agli italiani di restare in Libia già da febbraio, mese in cui l'ambasciata a Tripoli aveva sospeso temporaneamente le proprie attività, e di avere proceduto all'evacuazione di tutti i connazionali che ne avessero fatto richiesta."Freedom (libertà) for Gino, Filippo, Salvo e Fausto". È questo il messaggio apparso nel compound di Wafa; lo striscione, che riporta i nomi di battesimo presunti dei quattro rapiti, è stato fotografato e postato su facebook da alcuni colleghi dei quattro tecnici rapiti.
La Bonatti spa è un general
contractor internazionale che ha sede a Parma. Offre, spiega il
sito istituzionale della azienda, servizi di ingegneria,
costruzione, gestione e manutenzione impianti per l'industria
dell'energia. Ha sussidiarie o associate in Arabia Saudita,
Egitto, Algeria, Kazakhstan, Austria, Messico Canada, Mozambico
e Libia. Bonatti opera in 16 nazioni: Algeria, Austria, Canada,
Egitto, Francia, Germania, Iraq, Italia, Kazakhstan, Messico,
Mozambico, Romania, Arabis Saudita, Spagna, Turkmenistan e
appunto Libia.Proprio in queste ore l'Italia è impegnata nelle trattative per la pacificazione del Paese nordafricano. Domani Gentiloni riceverà l'inviato speciale dell'Onu, Bernardino Leon.
Sono dipendenti della Bonatti di Parma. Gentiloni: improbabile ritorsione contro l'Italia. L'Is rivendica rapimento di tre cristiani vicino a Sirte
In Libia amici e nemici ormai indistinguibili di Riccardo Redaelli
In Libia amici e nemici ormai indistinguibili di Riccardo Redaelli
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