Due giorni fa il Daesh (Isis) ha lanciato
una nuova offensiva in Libia, nei pressi dei pozzi di Brega, importante porto industriale a sud di Bengasi. La situazione appare sempre più complessa e difficile. Per questo il Consiglio presidenziale
libico, guidato da Fayez al Sarraj, chiede all'Onu, ai Paesi
europei e quelli africani confinanti "aiuti per proteggere" le
risorse petrolifere del Paese.
In un comunicato, il Consiglio
esprime profonda preoccupazione per gli avvertimenti ricevuti
dalla Compagnia Nazionale Petrolifera (Noc) e dai rapporti delle
forze di sicurezza su possibili attacchi a installazioni
petrolifere, anche marittime.
Intanto dal Regno Unito arriva la notizia che i commando britannici "si preparano" a lanciare entro alcune settimane un attacco contro il Daesh a
Sirte. Lo scrive il Daily Mail, precisando che le forze speciali
Gb si uniranno a quelle francesi e americane. L'attacco in Libia, si sottolinea,
verrà coordinato dai commando Sbs, le forze speciali della
Marina britannica. I militari identificheranno gli obiettivi che
verranno colpiti dai droni Predator e dagli F-15 Strike Eagle.
I militari
britannici verranno impiegati simultaneamente anche
nell'operazione per riconquistare Mosul, la "capitale" del
Califfato in Iraq. Qui, scrive il Mail citando fonti militari, le operazioni
verranno invece condotte dalle Sas, che affiancheranno circa
70.000 soldati iracheni e curdi. Per la riconquista di Mosul
verranno impiegati i B-52 americani recentemente dispiegati in
Qatar, mentre i caccia della Raf partiranno dalla base di Cipro.
Il presidente del Consiglio
Matteo Renzi ha avuto questa mattina una conversazione telefonica con il
primo ministro libico Fayez al-Serraj. Al centro del colloquio
la situazione in Libia, alla vigilia della riunione 'Quint' di
oggi nel castello di Herrenhausen, ad Hannover. Nella città
tedesca, nel pomeriggio Renzi vedrà il presidente degli Usa
Obama, la cancelliera Merkel, il presidente della Francia
Hollande, il premier britannico Cameron.