giovedì 10 aprile 2025
Mentre le borse crollavano, il presidente ha emesso un ordine esecutivo per mettere al bando i soffioni a bassa pressione della doccia. E un provvedimento per tenere aperte le centrali inquinanti
Trump firma i piani di rilancio delle centrali a carbone circondato dai minatori

Trump firma i piani di rilancio delle centrali a carbone circondato dai minatori - Fotogramma

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ll trumpismo è anche «libertà di doccia». Mentre le borse del mondo bruciavano miliardi per effetto dei dazi imposti dalla Casa Bianca, il presidente Donald Trump emetteva un ordine esecutivo per mettere al bando i soffioni a bassa pressione della doccia eliminando le restrizioni sulla quantità di acqua che può essere utilizzata (circa 9,5 litri al minuto) imposte dal governo democratico di Barack Obama e confermate da Joe Biden. «Renderò le docce americane di nuovo fantastiche», ha commentato il tycoon che, proprio mentre firmava il provvedimento, si è lamentato del fatto che l’acqua al contagocce della doccia gli impedisce di prendersi adeguatamente cura dei suoi «bellissimi capelli».

Quella contro i soffioni deboli è una battaglia che Trump conduce sin dai tempi del suo primo mandato durante cui varò un provvedimento simile a quello recente poi revocato da Biden. Asuo dire, fare una doccia abbondante è una questione di libertà personale che mal si concilia con «l’agenda ambientalista radicale».

L’essenza del trumpismo, è noto, non è green. Il giorno dopo il giuramento da 47esimo presidente ha ordinato il ritiro degli Stati Uniti dagli accordi sul clima di Parigi, il trattato internazionale più importante contro il riscaldamento globale. Martedì scorso ha siglato quattro provvedimenti per rilanciare l’industria del carbone, di cui gli ambientalisti sollecitano la rottamazione perché altamente inquinanti, per rafforzare le scorte energetiche. Le sue direttive puntano a tenere aperte le centrali destinate alla chiusura esentandole pure dai limiti federali sulle emissioni di sostanze tossiche mercurio e arsenico. The Donald si è speso pure per incoraggiare l’esplorazione di nuovi giacimenti carboniferi con l’idea di metterci al lavoro una nuova generazione di minatori. «Il carbone – ha sottolineato – è la fonte di energia più affidabile, duratura, sicura e potente». Da qui, la raccomandazione ai collaboratori: «Non usare mai la parola “carbone” – lo ha raccontato lui stesso – senza gli aggettivi “bello” e “pulito”».

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