L'imprenditore svizzero Max Goeldi è arrivato stanotte in Svizzera dopo essere rimasto per quasi due anni bloccato in Libia. Il suo rientro pone fine a un conflitto diplomatico che ha avvelenato le relazioni tra Tripoli e l'Europa. Goeldi, accompagnato dalla ministro degli Esteri della Svizzera, Micheline Calmy-Rey, e dal suo omologo spagnolo Miguel Angel Moratinos, è stato accolto dai familiari all'aeroporto di Zurigo, dove è atterrato dopo un primo scalo a Tunisi.La polemica era cominciata due anni fa, quando la polizia svizzera aveva arrestato Hannibal Gheddafi, uno dei figli del leader libico Muammar Gheddafi, per poi trasformarsi in un conflitto che ha coinvolto anche l'Unione europea, gli Usa e alcune importanti compagnie petrolifere. Durante la disputa, la Libia ha anche impedito l'ingresso alle frontiere dei cittadini europei dei paesi Schengen in reazione alla "lista nera" emanata dalla Svizzera che colpiva alcuni importanti esponenti libici.Le autorità libiche hanno negato che la vicenda dell'uomo d'affari svizzero fosse legata all'arresto di Gheddafi junior, ma i sostenitori di Goeldi affermano che l'imprenditore è stato una vittima innocente della rappresaglia della Libia contro la Svizzera.Il Colonnello Gheddafi ha anche accolto la richiesta del premier Silvio Berlusconi di liberare i tre motopescherecci di Mazara del Vallo sequestrati nei giorni scorsi dalla Marina libica.