Gentilissima Asia Bibi, scusi se uso proprio quel “gentilissima” che si userebbe nelle lettere di circostanza da noi qui in Italia per rivolgermi a Lei , che in effetti, gentilissima è. La sua testimonianza, infatti, è una gentilezza estrema –sì, estrema che Dio sta facendo a noi, alla nostra distrazione e alla nostra povera fede. E a tutti gli uomini che amano la libertà. La dolcissima e forte sua lettera è un grido della fede.Che la sostiene anche mentre ne sconta le conseguenze, e qui sta già la sua vittoria. Chi la incarcera teme proprio questa gentilezza suprema di Dio verso gli uomini, che ora passa per ogni ora da Lei trascorsa in solitudine senza i suoi figli e suo marito. Un grande artista italiano, Michelangelo, in una poesia ha scritto che nessuno può far nulla di buono, nemmeno un grande artista, se Dio non viene con la sua “ineffabil cortesia”. Lei ora è la cortesia di Dio per noi. Ha un nome bello, dolce, Asia Bibi. Se lei avesse fatto la cantante rock avrebbe avuto un grande successo. Ma ora la sua gloria è quella di Gesù, ed è molto più importante per tutto il mondo.
Sia libera, ora e quando potrà, spero presto, di abbracciare i suoi.