sabato 29 dicembre 2012
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​Nessun uomo è padrone della libertà dell’altro o dell’altra, l’essere umano è nato libero e libero deve restare. Per questo aderisco all’appello lanciato da Avvenire affinché Asia Bibi esca dalla cella.Chiedo al presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, di intervenire a suo favore senza farsi condizionare da ciò che diranno "gli altri": la sua sola coscienza lo porti a decidere in maniera giusta. La libertà di espressione, di pensiero, di fede, non può essere "incatenata". Asia è una donna coraggiosa, crede fermamente in quell’unico Dio che unisce e mai divide, c’è solo da prendere esempio da lei. Se tutti noi credenti, di ogni fede, razza, cultura e civiltà avessimo solo un briciolo della dignità con cui resiste e porta avanti le sue scelte, il mondo sarebbe migliore. Grazie, Asia, per la testimonianza di forza morale che stai dando a tutti noi, cristiani e non. Ogni cosa accade solo perché Lui lo permette, come ho imparato io, che ero sposa e madre come te: la malattia mi ha portato via il mio piccolo Paolo, quintali di tritolo mio marito in missione di Pace in Iraq, ma so che ogni male apparente apre la via ad un Bene più grande. Che Dio dunque apra la mente e il cuore di chi ha "in mano" la tua vita e ti riporti all’affetto dei tuoi cari. Che Dio ascolti le nostre preghiere e che gli uomini Gli aprano il loro cuore. Che la tua prigionia sia il varco attraverso cui convertirà tanti di noi.
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