Una rottamazione di massa, per cercare di arginare quella piaga immensa che è in Cina l'inquinamento atmosferico. Il Consiglio di Stato ha deciso di mettere al bando sei milioni di veicoli che non rispettano le norme sulle emissioni di anidride carbonica. Un quinto dei veicoli da rottamare è nelle regioni settentrionali della Cina, dove i livelli di smog sono alle stelle. In particolare nella provincia di Hebei è stato ordinato di togliere dalla circolazione 660mila automobili fuori legge, altre 330 mila dovranno sparire dalla strade di Pechino e 160mila da quelle costellate di grattacieli di Shanghai. I restanti cinque milioni di veicoli saranno rimossi e demoliti entro il prossimo anno nelle regioni più sviluppate del paese tra cui il delta del fiume Azzurro e il delta del fiume delle Perle. La rimozione di tali veicoli, secondo le intenzioni del governo cinese, aiuterà il Paese a soddisfare alcuni dei suoi obiettivi "verdi" come la riduzione dei consumi energetici e la riduzione delle emissioni di biossido di zolfo e degli ossidii di zolfo. Il ministero dell'Ambiente ha spiegato che quasi l'8% delle strade cinesi non rispetta gli standard minimi nazionali e che il 31% dello smog che "opprime" Pechino e le altre metropoli arriva dalle emissioni di gas di scarico delle auto. La lotta senza quartiere ai vecchi veicoli in nome di un'aria più respirabile è appena cominciata.