Le scuole occidentali nel mirino dell'Isis. I jihadisti dello Stato islamico hanno lanciato un appello ai loro seguaci fuori dall'Iraq e dalla Siria, quei
"lupi solitari" capaci di agire in altri Paesi, ad attaccare
istituti e insegnanti americani e occidentali nei Paesi arabi,
con l'obiettivo di "seminare il panico e costringere i
diplomatici stranieri ad andarsene".
A riferire del nuovo messaggio dei jihadisti è il Site, il
sito di monitoraggio dell'estremismo islamico sul web, mentre
per l'ambasciata americana al Cairo ha messo in
guardia i propri connazionali. Secondo il sito della sede
diplomatica Usa, le minacce avrebbero espressamente
fatto riferimento alle scuole internazionali di Gedda, in Arabia
Saudita, e di Maadi, un quartiere del Cairo, sede di ambasciate
e del Cairo American College.
Kobane, arrivano i rinforzi curdi. Gli attesi rinforzi curdi arriveranno
a Kobane dall'Iraq forse già oggi, mercoledì. Lo ha annunciato ieri un comandante
dei peshmerga, il generale Halgurd Hikmat, citato dalla
Cnn.
Ankara ha recentemente dato il via libera al passaggio dei
combattenti curdi, che arriveranno a Kobane attraverso la
Turchia. Nella cittadina curda siriana si combatte una battaglia considerata "strategica" tra gli assalitori dell'Isis e i resistenti curdi supportati da raid aerei della coalizione internazionale guidata dagli Usa.Già da giorni il parlamento della regione autonoma irachena del Kurdistan ha dato il via libera alla missione in Siria. Sarebbero già stati trasferiti in aereo nel sud-est della Turchia parte dei 150 peshmerga
diretti a Kobane. I combattenti curdi attraverseranno quindi il confine con
la Siria per dirigersi verso la cittadina assediata dai miliziani dell'Isis. Il resto del gruppo entrerà in Turchia
via terra, per scortare i camion, le munizioni e le armi pesanti.
Lunedì, l'Isis aveva diffuso un nuovo video del prigioniero britannico John Cantlie che sembra parlare proprio da Kobane (Ayn al-Arab, in arabo). Nel filmato di 5 minuti e 32 secondi, intitolato "Dentro Ayn al'Islam", si vede l'ostaggio vestito di nero mentre dice di essere nella città di Kobane, "controllata - afferma - dai jihadisti".