Il direttore della filarmonica di Kherson Yuriy Kerpatenko - Ansa
Sono arrivati in Bielorussia i primi soldati russi che formeranno il «raggruppamento regionale» con le forze armate di Minsk. Lo ha annunciato il ministero della Difesa bielorusso, precisando in una nota che la loro missione è «esclusivamente rafforzare la protezione e la difesa dei confini». Aleksandr Lukashenko in una intervista alla "Nbc" fa intanto sapere che una soluzione al conflitto in Ucraina può essere trovata in una settimana: «Dipende tutto da Stati Uniti e Regno Unito. Se domani vi rendete conto che dobbiamo sederci al tavolo dei negoziati e trovare una soluzione, credetemi, la troveremo entro una settimana», ha affermato il dittatore bielorusso.
Intanto a Kherson, affermano i media vicini al governo, scattano le vendette dei russi contro civili: Yuriy Kerpatenko, direttore della filarmonica del teatro locale, è stato ucciso dopo essersi rifiutato di dirigere un concerto. È il ministero della cultura ucraino a denunciarne l’assassinio da parte dei russi per essersi rifiutato di esibirsi in un concerto: «Dopo che Kerpatenko si è rifiutato di collaborare con gli occupanti – afferma una nota del ministero – l’esercito russo lo ha ucciso a colpi di arma da fuoco nella sua stessa casa». Poco chiare, al momento, le circostanze dell’omicidio del direttore del Music and Drama Theatre, divenuto ora uno degli argomenti principali della propaganda di guerra ucraina. Sotto osservazione da mesi da parte di russi e filo russi, Kerpatenko si era rifiutato di esibirsi al concerto del primo ottobre, organizzato dalle forze di occupazione per mostrare il «ripristino di una vita pacifica» dopo l’annessione alla Federazione seguita ai referendum di fine settembre. «Dopo che Kerpatenko si è rifiutato di collaborare con gli occupanti, l’esercito russo lo ha eliminato a colpi di arma da fuoco, nella sua stessa abitazione. Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze ai parenti e ai colleghi di Yuryi. Memoria eterna», afferma sempre la nota del ministero ucraino. Kerpatenko – affermano i media ucraini – fin dai primi giorni dell’occupazione russa aveva mostrato apertamente la sua posizione di aperto dissenso. Sempre dalla regione di Kherson, mentre Kiev annuncia di stare avanzando verso il capoluogo, Mosca trasferisce ogni giorno in Russia dalla regione 500 bambini. Lo ha dichiarato il vice primo ministro russo Marat Khusnullin. Non è chiaro se i minori siano stati separati dai loro genitori, oppure se vengano portati via insieme con le loro famiglie.
Tornano intanto a suonare le sirene a Kiev, colpita ieri mattina da un attacco missilistico russo. Il bersaglio, denunciano le autorità ucraine, era una centrale elettrica: a rischio, per alcune ore, l’approvvigionamento elettrico in tutta la regione tanto che la compagnia energetica ucraina Ukrenergo ha invitato i cittadini di Kiev e dintorni a limitare l’uso dell’elettricità dalle 17 alle 23. Nuove incursioni aeree con droni pure su Zaporizhzhia dove sono state colpite alcune infrastrutture e si sono sviluppati incendi. Cinque droni di fabbricazione iraniana sono stati intercettati nella vicina regione di Dnipropetrovsk mentre nella stessa area più di 50 proiettili di artiglieria pesante hanno colpito il distretto di Nikopol.
Mentre si avvicina l’inverno, con l’inevitabile rallentamento delle operazioni militari sul terreno, prosegue pure la corsa al riarmo dell’Ucraina. Il governo americano ha annunciato nuove consegne di armi all’Ucraina per un valore totale di 725 milioni di dollari. Il pacchetto include ulteriori sistemi lanciarazzi a elevata mobilità Himars, munizioni, veicoli corazzati e forniture mediche. Nelle nuove forniture non ci sono però i sistemi anti-missile richiesti da Kiev. Ad annunciarlo è stata la Casa Bianca.