lunedì 12 settembre 2011
In una bidonville nei pressi di Nairobi 120 persone sono morte mentre cercavano di rubare un pò di benzina, da rivendere al mercato nero, che fuoriusciva da una falla apertasi in un oledotto. Il bilancio è destinato a salire.
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Una scena da girone infernale per una nuova tragedia della disperazione in una bidonville nei pressi di Nairobi, capitale del Kenya. Almeno centoventi persone sono arse vive mentre cercavano di rubare un pò di benzina, da rivendere al mercato nero, che fuoriusciva da una falla apertasi in un oledotto e il bilancio è destinato a salire. La strage è avvenuta nel distretto industriale di Lunga Lunga, circondato dagli slum di Sinai, autentico formicaio di baracche ad alta densità abitativa. Come riferito da alcuni residenti, in uno degli oleodotti, si era verificata una perdita e la gente era scesa in strada per cercare di raccogliere il combustibile che si stava sversando. Si è sentita una forte esplosione e subito le persone che si trovavano sul posto sono state avvolte dalle fiamme. Un reporter dell'AFP ha riferito di decine di corpi carbonizzati e il fuoco ha colpito anche le abitazioni vicine, rendendo difficili i soccorsi. Molte delle vittime hanno cercato inutilmente scampo gettandosi nel fiume e la polizia sta cercando di recuperare i cadaveri. Non è la prima volta che in Africa avvengono tragedie simili. Nel 2009, sempre in Kenya, morirono 122 persone nel tentativo di rubare della benzina che usciva da un camion che si era ribaltato in un incidente.
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