Il presidente afghano, Hamid Karzai, ha accusato gli Stati Uniti di scarsa collaborazione nelle indagini sul massacro dei 16 civili nella provincia di Kandahar. "Un comportamento intollerabile", ha affermato, mettendo anche in dubbio che l'autore della strage sia stato un solo militare, il sergente americano già portato fuori dal Paese nonostante le richieste di Kabul per poterlo processare.
Intanto un altro tragico evento è costato la vita a civili afghani alla periferia di Kabul, dove un elicottero militare turco dell'Isaf è precipitato su una casa. Nello schianto sono morti 12 soldati di Ankara e, secondo la polizia locale, anche due donne e due bambini, che si trovavano nell'abitazione e i cui corpi sono stati recuperati dalle macerie. La causa dello schianto, avvenuto nel quartiere di Bagrami, sarebbe da ricercare in un problema tecnico del velivolo, un Sikorski.
Sul fronte delle indagini sulla strage si civili si è appreso che l'autore, un sergente di 38 anni, il giorno primaaveva visto un commilitone perdere una gamba in un attacco. Lo ha riferito un avvocato, aggiungendo che "a lui e alla famiglia avevano detto che non sarebbe più dovuto andare in Medio Oriente, ma poi dalla notte al giorno tutto questo è cambiato e lo hanno spedito in Afghanistan".
Il legale ha smentito come "assurde" le voci che il suo assistito avesse problemi di alcol o coniugali, come dichiarato da un ufficiale Usa al New York Times, e ha sottolineato che il sergente aveva ottenuto "alti riconoscimenti". Poi ha spiegato che "le incriminazione probabilmente arriveranno solo tra alcune settimane".Ieri Karzai aveva chiesto che il passaggio del controllo della sicurezza alle forze afghane sia completato entro la fine del 2013. Oggi è arrivata la risposta del ministro degli Esteri tedesco Guido Westervelle. "Non resteremo in Afghanistan più a lungo degli altri alleati e di quanto desiderato da parte afghana", ha precisato.Infine, gli Usa hanno ammesso la pericolosità dell'incidente avvenuto mercoledì nella base militare Nato di Camp Bastion, e che ha costretto l'aereo del segretario alla Difesa Leon Panetta, che arrivava in Afghanistan proprio in quel momento, ad atterrare su una pista secondaria. Fonti militari hanno affermato che l'afghano che si è lanciato a bordo di una jeep su una pista d'atterraggio e si dato fuoco voleva uccidere il generale Mark Gurganus, nuovo responsabile del Comando generale Nato nel sud-ovest del Paese.