Un bombardiere russo TU-95MS

Due bombardieri strategici russi Tu-95MS “fronteggiati” dai caccia F-15 e F-16 sudcoreani e F-2 giapponesi. I primi hanno sorvolato le acque del Mar del Giappone e del Mar Cinese Orientale, i secondi si sono alzati in volo per sterilizzare l’“invasione” dei russi. Si tratta dell’ennesima riprova di quanto la regione sia attraversata da tensioni potenzialmente esplosive. Non è la prima volta. Il 22 ottobre scorso sei aerei russi sono entrati ripetutamente nella zona di identificazione della difesa aerea della Corea del Sud che ha risposto alzando in volo i suoi jet da combattimento. Gli F-15K e F-16K sudcoreani hanno sparato 20 razzi e 360 colpi di mitragliatrice come colpi di avvertimento. Dopo “l’incidente”, Seul ha fatto sapere che quella che si era appena consumata era la ventesima violazione da parte dei aerei russi.
L’incidente si colloca in un rispiegamento profondo degli equilibri geopolitici e militari in Asia. Lo scorso mese di luglio, per la prima volta, l'Aeronautica militare dell'esercito di liberazione del popolo cinese (PLAAF) e l'aeronautica russa hanno condotto congiuntamente una pattuglia aerea a lungo raggio nella regione indo-pacifica per "rafforzare la stabilità strategica globale", secondo il ministero russo di difesa (MoD). Due bombardieri a lungo raggio del PLAAF Xian H-6K sono stati raggiunti da due bombardieri strategici dell'aeronautica russa Tupolev Tu-95MS in una missione sul Mar del Giappone e sul Mar Cinese Orientale. La JASDF (Japan Air Self Defense Force) ha alzato i jet da combattimento in risposta alla pattuglia aerea congiunta per intercettare e scortare i bombardieri cinesi e russi, nonché i loro aerei di supporto di accompagnamento. Secondo le autorità giapponesi, i due bombardieri Tu-95MS hanno anche volato attraverso lo Stretto di Miyako, situato tra le isole giapponesi di Okinawa e Miyako nel Mar Cinese Orientale.