giovedì 4 dicembre 2014
​Lo Stato islamico sta cercando di radicarsi anche fuori dai territori occupati in Siria e Iraq. Da alcuni mesi sono in corso contatti e reclutamenti anche nello stato a sud dell'Afghanistan. Ora è allarme.
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I terroristi dello Stato islamico, dopo avere conquistato parte di Iraq e Siria, stanno infiltrandosi anche altrove. In Libia si sono installati nella città di Derna, nell'Est del Paese, soppiantando Al Qaeda. Poi hanno puntato, tra l'altro, anche al Pakistan. Segnali di allarme erano già arrivati nel mese di novembre. A Peshawar erano stati distribuiti opuscoli inneggianti al Califfato e sui muri erano compares scritte a favore dello Stato islamico. Lo stesso a Karachi. In Baluchistan inviati dell'Isis avevano incontrato esponenti di Jundullah, un movimento fondamentalista islamico. Ma ancora prima, a settembre, sei leader talebani pakistani hanno annunciato di aver lasciato il gruppo Tehrik-e-Taliban Pakistan per unirsi all'Isis. Tra loro c'era anche il portavoce dei Talebani, Shahidullah Shahid. Le autorità parlarono all'epoca di semplici gesti sporadici, ma la portavoce del ministero degli Esteri, Tasnim Aslam, ha ammesso oggi che "la Polizia ha eseguito alcuni arresti in relazione a quelle scritte e sono in corso indagini sulle circostanze e su altri aspetti della questione". La portavoce non ha precisato se tra gli arrestati ci siano stranieri, ma si tratta di persone legate all'Isis. Il ministero degli Esteri ha dovuto quindi ammettere, per la prinma volta, che in Pakistan esiste un allarme Isis. "Il Pakistan - ha detto la portavoce - sta prendendo iniziative a 360 gradi contro tutti i terroristi. La determinazione a sradicare ogni forma di terrorismo è chiara a tutti i livelli".
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