​L'Is ha occupato quattro edifici di Kobane, ma non ha ripreso il controllo dell'intera città che resta nelle mani delle forze curde, come invece si era paventato questa mattina. "Un gruppo di jihadisti dell'Is si è infiltrarto nella notte all'interno della città. Secondo le nostre informazioni sono entrati dalla parte turca all'altezza del valico Mashterkinar", ha dichiarato a un'agenzia di stampa Mustafa Bali, portavoce ufficiale del Ypg, Unità difesa del popolo (ovvero, le milizie curde), che si trova a Kobane. "La città è sotto il nostro saldo controllo. I terroristi hanno preso il controllo di alcuni edifici in tre punti della città. Le unità di Difesa del Popolo (Ypg) hanno steso un cordone di sicurezza e ci sono combattimenti. Nelle prossime ore libereranno gli edifici", ha aggiunto. I tre punti, secondo Mustafa Bali sono "due edifici a nord della città" a ridosso dei confini con la Turchia, il terzo, un edificio di Medici senza frontiere, nel quartiere Mashtav al Nour e poi una libreria a est della città. L'indicatore rosso segnala la posizione di Kobane, alla frontiera tra Siria e TurchiaAnkara però ha smentito che i jihadisti siano entrati dal confine turco. In una nota la provincia turca confinante ha precisato che ci sono prove che dimostrano che i miliziani dell'Is sono entrati invece dalla città siriana di Jarablus, a ovest di Kobane. Nella notte un attentatore si è fatto saltare in aria e violenti scontri sono stati ingaggiati con le forze curde in città, ha riferito l'Osservatorio siriano sui diritti umani, portavoce dei ribelli "laici" siriani. Almeno cinque persone sono rimaste uccise nell'esplosione innescata da un kamikaze, mentre intesi combattimenti sono proseguiti per ore in centro città, ha aggiunto l'ong. Il bilancio complessivo sarebbe di 25 morti e 75 feriti. Le forze curde avevano preso il controllo di Kobane nello scorso mese di gennaio, strappandola all'Is, grazie anche al supporto dei raid aerei guidati dagli Stati Uniti. Arrivano notizie inquietanti anche dal distretto di al-Nashwa, nella città di al-Hasaka, dove i miliziani del gruppo Stato islamico hanno iniziato a espellere gli abitanti.