giovedì 2 aprile 2015
​Rapporto Onu rivela: sono 25.000 i combattenti stranieri nelle fila di Is e al-Qaeda. Provengono da 100 paesi.
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Sono 25.000 i combattenti stranieri che si sono uniti ai jihadisti dello Stato Islamico e di al-Qaeda in Iraq, Siria, Libia e Pakistan, il numero più alto mai registrato finora. L'allarme arriva dall'Onu, in un rapporto in cui si precisa che gli aspiranti combattenti partiti per il fronte provengono da 100 diversi paesi. Nel documento, riferisce la Bbc, si sottolinea come questo ponga una minaccia immediata alla sicurezza globale: solo tra la metà del 2014 e il mese di marzo 2015 il numero dei foreign fighters è salito del 71 per cento. In Iraq e Siria se ne contano 22.000, mentre si ritiene che siano circa 6.500 quelli che combattono in Afghanistan. In Yemen, Libia e Pakistan se ne conterebbero a centinaia. Molti di questi combattenti provengono da Tunisia, Marocco, Francia e Russia ma cresce anche il numero di quanti arrivano dalle Maldive, dalla Finlandia, da Trinidad e Tobago.Il rapporto esorta la comunità internazionale a rafforzare la collaborazione tra i servizi di intelligence e lo scambio di informazioni per arrivare all'identificazione dei foreign fighters e mette in guardia contro il rischio legato alla dispersione di questi combattenti nei vari paesi del mondo una volta che lo Stato islamico sarà stato sconfitto in Iraq e Siria.
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