giovedì 18 novembre 2010
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Il presidente iracheno, Jalal Talabani, pur esprimendo riconoscenza alla Francia per l'ospitalità data ai cristiani che fuggono le persecuzioni in Iraq, ha invitato Parigi a "non incoraggiare i cristiani a lasciare definitivamente" il loro Paese. "Sono riconoscente al governo francese per essersi fatto carico dei nostri fratelli e sorelle cristiani", ha dichiarato Talabani in un'intervista al quotidiano cristiano La Croix, aggiungendo di "sperare tuttavia che (Parigi) non li incoraggi a lasciare definitivamente l'Iraq concedendo loro la cittadinanza francese"."Anche se essi non possono più vivere a Baghdad, possono andare nel nord, nel Kurdistan iracheno, dove il governo regionale li accoglie", ha detto il capo di stato, che è curdo. "Un gran numero di cristiani che vivono nella capitale (Baghdad) - ha detto ancora - sono originari del nord dell'Iraq, del Kurdistan o della regione di Mossul".Già il primo ministro, Nuri al-Maliki, aveva fatto appello alla Francia perchè non favorisca l'emigrazione dei cristiani iracheni, dopo che il governo di Parigi ha accolto 35 cristiani feriti nell'attacco contro la cattedrale cattolica di rito siriaco Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, che il 31 ottobre ha provocato 46 morti.
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