I miliziani dello Stato islamico hanno iniziato a ritirarsi da una serie di
villaggi situati a sud di Kirkuk e, in particolare, nell'area di Daquq. Lo riferiscono fonti militari curde, secondo cui i jihadisti avrebbero dato avvio a un graduale sgombero dei villaggi di al Athsana, Azariya, Abonajem e Toalah, per
dirigersi in direzione dei monti Hamrin, più a ovest. Lo Stato islamico mantiene ancora un certo numero di uomini armati presso i posti di controllo sulle principali strade dell'area. "Le ragioni per il ritiro dei miliziani dai villaggi non sono ancora note, probabilmente si tratta di una decisione presa in seguito alla perdita della città di Amerli", ha concluso la fonte.
Nel nord dell'Iraq
prosegue intanto la controffensiva contro l'Is. Truppe
curde e miliziani sciiti hanno
riconquistato la città di Sulaiman Bek, sottraendola al controllo dei miliziani jihadisti che la occupavano da 11 settimane. Lo ha annunciato uno dei responsabili locali, Shallal Abdul Baban, all'indomani della
riconquista di un'altra città assediata, Amerli.
"Sulaiman Bek è sotto controllo", ha riferito Baban, "anche se c'è ancora il rischio di mine e bombe che i miliziani sunniti potrebbero aver lasciato". La riconquista è stata confermata anche da un colonnello delle forze peshmerga e
da Tlib al-Bayati, un alto responsabile della città. E a qualche chilometro di distanza proseguono i combattimenti per la riconquista del villaggio di Yankaja.
Sulaiman Bek si trova nella rovincia di Salaheddin, 175 a nord di Baghdad, non lontano da
Amerli, la città turcomanna è stata riconquistata domenica
dall'esercito iracheno, aiutato dai curdi e dai miliziani sciiti e "protetto" dai bombardamenti americani. L'ingresso delle forze irachene ad Amerli, dopo oltre due mesi di assedio jihadista, è stato il primo sostanziale successo registrato
dalle forze irachene dall'inizio dell'offensiva degli estremisti dello Stato Islamico.