La posizione strategica di Sinjar (in rosso), vicina al confine siriano
Dense colonne di fumo nero si levano al cielo, da questa mattina, a causa dei bombardamenti delle forze curde e della coalizione guidata dagli Stati Uniti. Un funzionario dell'intelligence militare Usa, il capitano Chance McCraw, ha stimato che a Sinjar dovrebbero trovarsi fra 300 e 400 jihadisti dell'Is e che la città sarebbe stata interamente minata per respingere l'offensiva. Secondo altre fonti, invece, l'Is avrebbe deciso di inviare altri 600 combattenti in città.
Il Consiglio di sicurezza della regione autonoma del Kurdistan iracheno ha riferito che fino a 7.500 peshmerga stanno prendendo parte alle operazioni per riconquistare Sinjar e per "stabilire una zona cuscinetto per proteggere la città e i suoi abitanti".
All'offensiva starebbero partecipando anche gruppi della comunità yazida, che nell'agosto del 2014 è stata decimata dai jihadisti dell'Is, che la considerano eretica. Le violenze compiute dall'Is su questa minoranza sono state considerate un genocidio dalle Nazioni Unite.
La città yazida, in mano all'Is, è strategica per i collegamenti con il nord della Siria.
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