Dopo la presa di Mosul da
parte dei jihadisti sunniti di Isis (Stato Islamico dell'Iraq e
del Levante) gli
Stati Uniti sono pronti a dare una "forte e
coordinata risposta per respingere questa aggressione" e a
offrire alle truppe di Baghdad "tutta l'assistenza appropriata
in base all'accordo (di sicurezza) tra le due nazioni
Strategic Framework Agreement". Lo ha reso noto il
dipartimento di Stato americano che considera estremanente "grave" gli
sviluppi di quella che appare essere un'azione coordinata e su
vasta scala di Isis.Da parte sua il segretario generale dell'Onu,
Ban Ki-moon, si dice "fortemente preoccupato per il grave
deterioramento della situazione della sicurezza a Mosul, in
Iraq", dove migliaia di civili sono stati sfollati a causa delle
recenti violenze. In una nota diffusa dal suo portavoce, Ban
"condanna fermamente" gli attentati terroristici che hanno
ucciso e ferito decine di civili negli ultimi giorni, ed estende
le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e al governo del
Paese.Il segretario generale "esorta
tutti i leader politici a dare dimostrazione di unità nazionale
contro le minacce che fronteggia l'Iraq, le quali possono essere
affrontate solo nell'ambito di un processo politico
democratico". Inoltre, Ban incoraggia il governo iracheno e il
governo regionale curdo a collaborare nel ripristino della
sicurezza nella provincia di Ninewa e nella fornitura di aiuti
umanitari.
Il leader dell'Onu ricorda anche a tutti gli Stati membri
l'obbligo di attuare le sanzioni imposte all'Iraq. "Le Nazioni
Unite, inclusa la missione nel Paese (Unami) - ha ribadito -
continueranno a sostenere il governo e il popolo iracheno nella
costruzione di uno Stato pacifico, democratico e prospero".