martedì 11 ottobre 2016
​È prevista per giovedì l'impiccagione di Zeinab, 22 anni. Sposa bambina a 15 anni, dopo abusi e violenze a 17 anni decise di vendicarsi. La denuncia di Amnesty International.
Iran, minore uccise il marito. Verso il patibolo
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Una donna iraniana di 22 anni, condannata a morte per aver ucciso il marito quando era ancora minorenne, rischia di essere impiccata a Teheran. Il caso di Zeinab Sekaanvand Lokran è stato denunciato da Amnesty International che ha definito il processo ingiusto e ha chiesto la sospensione dell'esecuzione della pena prevista per giovedì 13 ottobre. Sposa bambina. Zeinab ha dichiarato di aver subito dal marito, sposato a soli 15 anni, abusi fisici e psicologici per anni, finché non ha deciso di vendicarsi. La giovane ha raccontato di aver denunciato le violenze alla polizia diverse volte ma di non aver ottenuto alcuna risposta. Ha anche provato a chiedere il divorzio al marito e a tornare a casa dai genitori, curdo-iraniani di umili origini, che però l'hanno rinnegata. «Torturata dalla polizia». Quando è stata arrestata a 17 anni, Zeinab ha confessato. Poi ha ritrattato accusando il fratello del marito di averla violentata e poi di aver commesso l'omicidio. Ha raccontato di essere stata trattenuta 20 giorni in una stazione di una polizia e di aver subito ogni genere di tortura da parte degli agenti. Incinta in carcere, ha perso il bimbo. La condanna a morte era stata rimandata dopo che in carcere la giovane si era risposata con un detenuto ed era rimasta incinta. Il mese scorso ha partorito un bambino morto. Secondo i medici il decesso è stato causato dallo choc subito dalla giovane dopo l'esecuzione della sua compagna di cella. Gravemente depressa. Secondo la legge iraniana ai minori può essere risparmiata la pena di morte se al momento del delitto "non erano in grado di comprendere la natura del loro crimine". Da un perizia psichiatrica Zeinab è risultata essere preda di una "grave forma di depressione" caratterizzata da insonnia e "difficoltà a prendere decisione". Ma, denuncia Amnesty International, questo referto non è stato preso in considerazione. Minori nel braccio della morte. Secondo l'ong nel 2016 in Iran è stata eseguita almeno una condanna a morte di un giovane che era minorenne al momento del delitto e ci sono almeno 49 ragazzi nel braccio della morte.
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