Iniziano ad avere consguenze politiche a livello internazionale le proteste di piazza dell'opposizione iraniana di Mir Hossein Mussavi. Il ministro degli esteri Franco Frattini si aspetta entro oggi una risposta dall'Iran sull'invito a partecipare al G8 di Trieste, che si apre giovedì. «Oggi siamo a lunedì, quindi è ovvio che si ritiene implicitamente declinato linvito se non arriva una risposta» ha detto il titolare della Farnesina. Intanto il governo iranianao ha accusato i paesi occidentali di sostenere la rivolta attraversa lo Stato persiano dal giorno delle elezioni presidenziali e non esclude l'espulsione di diplomatici europei dal Paese. «Non è accettabile che i governi e i media occidentali fomentino rivolte» ha dichiarato il portavoce del ministro degli Esteri, Hassan Qashqqawi. «Molti paesi europei e gli Stati Uniti, invece di invitare la popolazione alla calma e al confronto democratico, hanno sostenuto la rivolta+ ha dichiarato Qashqavi, sottolineando che alcune ambasciate diplomatiche iraniane sono state danneggiate durante le proteste di questi giorni anche in altri paesi, tra cui la Germania. «Crediamo che nessuno possa attaccare una rappresentanza diplomatica senza che il governo e la polizia locale ne siano a conoscenza» ha concluso il portavoce iraniano. Quanto al rapporto con i diplomatici occidentali nella Repubblica e all'eventualità dell'espulsione di qualcuno tra questi, Qashqawi non l'ha esclusa. I governi occidentali avevano già rispedito al mittente le accuse, dicendo di non aver giocato alcun ruolo nelle proteste in corso per le strade di Teheran.