venerdì 25 settembre 2009
Teheran comunica all'Agenzia internazionale per l'energia atomica di avere un secondo impianto per l'arricchimento dell'uranio. Sconosciuta l'ubicazione, ma la centrale dovrebbe entrare in funzione già l'anno prossimo. Obama dal G20 di Pittsburgh chiede al governo iraniano l'immediato accesso di ispettori Onu. Sarkozy e Brown: «Altrimenti nuove sanzioni». L'Italia: «Teheran faccia al più presto chiarezza».
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L'Iran ha comunicato alla Aiea (l'Agenzia internazionale per l'energia atomica) di avere un secondo impianto per l'arricchimento dell'uranio. Lo hanno reso noto oggi fonti diplomatiche. Secondo tali fonti, il direttore generale della Aiea, Mohamed El Baradei, pochi giorni fa avrebbe ricevuto una lettera dalla Repubblica islamica che conteneva l'ammissione dell'esistenza di un impianto finora sconosciuto, ma non sono stati dati altri dettagli sull'informativa.L'Iran aveva già denunciato l'impianto per l'arricchimento dell'uranio di Natanz, che si trova sotto il controllo quotidiano degli ispettori dell'agenzia internazionale. Teheran è stata sanzionata dalla comunità internazionale per essersi rifiutata di sospendere l'attività di arricchimento e per non essersi resa disponibile a chiarire i sospetti sugli scopi della sua attività nucleare.Il secondo sito nucleare, nascosto dall'Iran, peraltro avrebbe la "dimensione giusta" per la produzione di una piccola quantità di uranio compatibile con l'utilizzo militare. A dichiararlo una fonte ufficiale americana. Secondo la fonte, le dimensioni dell'impianto costruito all'interno di una montagna nella città di Qom è in contrasto con quelle di una struttura utilizzata per la produzione di energia a scopi pacifici. Il funzionario, che ha voluto restare anonimo, ha affermato che gli Usa hanno saputo del secondo sito atomico "un po' di tempo fa" grazie a delle informazioni rivelate dall'intelligence statunitense, ma che l'impianto non è ancora operativo.Obama: «Subito gli ispettori». L'allarme per il nucleare iraniano è approdato subito sul tavolo del G20, riunito a Pittsburgh. Il presidente americano, Barack Obama, ha chiesto insieme al presidente francese, Nicolas Sarkozy e al premier britannico, Gordon Brown, l'accesso immediato degli ispettori Onu al nuovo impianto. Mentre nuove sanzioni contro l'Iran, se Teheran non prenderà una decisione sul nucleare entro dicembre, ha chiesto il presidente francese Nicolas Sarkozy. Ha parlato dell'ipotesi di sanzioni più stringenti anche il premier britannico Gordon Brown.Anche dall'Italia il monito a Teheran. Teheran deve fare "piena chiarezza" sul suo programma nucleare, come richiesto dall'Aiea. Lo sollecita anche Palazzo Chigi, in una nota, sottolineando che "l'Italia è contraria a che l'Iran sviluppi un programma militare nucleare" e annunciando che nel corso della giornata ci saranno "approfondite consultazioni" sulla questione con "i principali partner europei e gli Stati Uniti". "Il Governo italiano - si legge nella nota- si augura che la prossima tornata di trattative, che inizierà il primo ottobre, faccia chiarezza anche su questo punto e che in tale occasione l'Iran inizi a dimostrare concretamente la sua disponibilità al negoziato sulla questione nucleare e su altri temi delicati di attualità internazionale".La replica dell'Iran: «L'impianto non è segreto». Immediata la reazione dell'Iran: il secondo impianto di arricchimento dell'uranio non è "un'installazione segreta", ha detto il capo dell'agenzia nucleare di Teheran, Ali Akbar, spiegando che "proprio per questo abbiamo denunciato la sua esistenza all'Aiea". Akbar ha aggiunto che quando ha assunto l'incarico lo scorso 1* luglio si è "impegnato ad accelerare la cooperazione con l'Agenzia Internazionale e con il quadro di regolamentazioni esistenti, e in base alla nostra volontà di cooperazione con l'aiea abbiamo annunciato l'esistenza di questo impianto". Fonti ufficiali iraniane sostengono che Teheran è tenuta ad informare l'Agenzia Internazionale dell'esistenza di ogni nuovo sito 180 giorni prima di utilizzare materiale radioattivo nella nuova installazione.Il nuovo impianto. In base alle informazioni ricevute dalla Casa Bianca, il nuovo impianto è ancora incompleto ma potrebbe ospitare fino a 3mila centrifughe. Secondo il New York Times si trova sotto una montagna nei pressi di Qom, città santa sciita 160 chilometri a sud di Teheran. Stando a un portavoce dell'Aiea, le autorità iraniane hanno precisato il nuovo impianto è una struttura-pilota ancora in fase di costruzione e destinata inoltre esclusivamente allo sviluppo di combustibile nucleare per la produzione di energia elettrica per scopi civili. L'Aiea ha chiesto all'Iran di mettere a disposizione informazioni specifiche sull'impianto, e di permettere il più presto possibile l'accesso agli ispettori Onu. Si prevede che l'impianto possa entrare in funzione l'anno prossimo.
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