"Il Governo italiano si sta adoperando per una composizione amichevole con l'India sulla base del diritto internazionale, come espressamente auspicato anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon". È quanto si legge in un comunicato del Quirinale.Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questo pomeriggio al Quirinale i Ministri degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata, della Giustizia, Paola Severino, e della Difesa, Giampaolo Di Paola. I tre Ministri - si legge in una nota del Quirinale - hanno ragguagliato il Capo dello Stato sugli sviluppi della vicenda dei due fucilieri di Marina, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, e riferito che il Governo italiano si sta adoperando per una composizione amichevole con l'India sulla base del diritto internazionale, come espressamente auspicato anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon.«Le decisioni non possono essere prese nel vuoto, bisogna guardare a tutte le implicazioni, all'intensità delle relazioni del passato e all'atteggiamento degli altri Paesi». Sono le parole con cui il ministro degli Esteri indiano, Salman Khurshid, ha predicato cautela sulle reazioni verso l'Italia dopo il mancato ritorno dei marò, avvertendo che la linea dura comporterebbe "sacrifici" anche per New Delhi. E lo stesso ministro ha anche smentito la precedente nota diramata agli uffici preposti ai controlli negli aeroporti per ricordare l'ordinanza della Corte suprema che vieterebbe all'ambasciatore italiano, Daniele Mancini, di lasciare il Paese. La dichiarazione del ministro indiano degli Esteri Salman Khurshid è chiara: '"L'ambasciatore italiano si può muovere liberamente e non può essere arrestato in quanto gode di immunità diplomatica". L'India, intanto, cerca anche altre strade: New Delhi sta riesaminando il ventaglio delle relazioni con l'Italia e sta valutando la possibilità di ridimensionare la sua presenza diplomatica a Roma, come ha riferito l'emittente Ndt. L'India ha tra l'altro già congelato l'arrivo del nuovo ambasciatore a Roma, Basant Kumar Gupta, la cui partenza per l'Italia era prevista per oggi. Si tratta di un diplomatico di alto livello il cui ultimo incarico è stato quello di direttore generale del Ministero degli Esteri.La stampa indiana intanto continua a dare ampio risalto all'intera vicenda. In particolare, l'allerta negli aeroporti campeggia in apertura su tutti i principali network. Ma qualcuno avanza dubbi. Come scrive Firstpost, l'ordine della Corte Suprema è solo «una buona intenzione». «Se l'inviato italiano decide di lasciare l'India, l'ordine restrittivo della Suprema Corte sarà inapplicabile. Nonostante il peso dell'autorità della Corte Suprema, la sentenza è inapplicabile se Mancini decide di andarsene o se il governo italiano lo convoca per consultazioni».La Farnesina raccomanda «prudenza» agli italiani in IndiaIn un avviso sul sito “viaggiaresicuri” il ministero degli Esteri ricorda ai connazionali che si trovano o hanno intenzione di andare nel Paese che «in relazione ad eventuali manifestazioni di protesta, in particolare nello Stato del Kerala, legate alla vicenda dei due marò, si raccomanda di mantenere un atteggiamento sempre vigile e prudente e di tenersi lontani da eventuali assembramenti».
A seguito del rifiuto del governo italiano di far rientrare in India i due marò, le rassicurazioni del Quirinale: «Il governo italiano si sta adoperando per una composizione amichevole». Dopo l'ordine agli aeroporti di non lasciar partire l'ambasciatore Mancini, la smentita del ministro indiano degli Esteri Salman Khurshid.
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