L'Alta Corte del Kerala ha deciso oggi a Kochi rinviare a martedì la sentenza sul ricorso dell'Italia contro la denuncia per l'omicidio di due pescatori, ma ha chiesto al governo indiano e a quello locale di precisare le loro posizioni in una contro-memoria. La Corte ha inoltre chiesto delucidazioni sulla mancanza di cooperazione fra le parti. Nella sentenza, i giudici ingiungono il governo centrale e quello del Kerala a presentare "una contro-memoria in merito alla petizione dei due militari italiani in cui chiedono di ritirare la denuncia per omicidio presentata dai pescatori" ha detto l'avvocato B.Raman Pillai, il legale dei due marò. Il ricorso era stato presentato ieri a nome dei due fucilieri e del governo italiano e solleva una "eccezione di giurisdizione" sostenendo che la giustizia indiana non è competente per reati che avvengono al di fuori del limite delle acque territoriali fissato a 12 miglia nautiche secondo il diritto internazionale.
Il sottosegretario agli Esteri Sytaffan de Mistura si è recato oggi nel circolo ufficiali della polizia di Kochi per incontrare i due marò arrestati. Ha incontrato nella tarda serata di ieri il "chief minister" dello stato meridionale indiano del Kerala, Oomen Chandy, in merito alla vicenda dei due marò arrestati, non producendo apparentemente risultati concreti. Secondo quanto riporta oggi la televisione Ndtv, "la visita non è riuscita a sbloccare lo stallo tra India e Italia". Il politico ha ribadito alla delegazione la sua posizione, che è quella "che non c'é spazio per la diplomazia". Secondo la fonte, nell'incontro, avvenuto a Kottayam (75 km da Kochi) e durato circa un'ora, Chandy ha detto che i due pescatori "sono stati uccisi brutalmente" e che "non è disposto ad affrontare l'argomento di eventuali risarcimenti". Ha poi aggiunto che "non è il momento giusto" di incontrare le famiglie delle vittime.
Il Governo italiano "é impegnato in tutte le sue articolazioni e in ogni minuto" per risolvere la vicenda dei due marò attualmente detenuti in India. Lo ha detto il premier Mario Monti, intervenendo all'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola ufficiali carabinieri.
"Il Governo si sta impegnando al massimo" perché i due marò detenuti in India "possano rientrare al più presto in Italia. E' il momento di misurare i toni per far conseguire alla politica e alla diplomazia i risultati che tutti ci auspichiamo". Lo ha detto il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola.