Intervenendo sulla vicenda dei due militari del Battaglione San Marco arrestati in India con l'accusa dell'uccisione di due pescatori, ai quali avrebbero sparato da bordo della petroliera Enrica Lexie, il portavoce del ministero degli Esteri indiano, Syed Akbaruddin, ha dichiarato che l'India sta affrontando la questione "sotto un profilo specificamente legale" e che "sarebbe sbagliato vederci risvolti di natura politica".Intanto i legali dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono al lavoro per presentare un ricorso all'Alta Corte di Kochi contro la denuncia per omicidio fatta dai familiari dei due pescatori. La posizione della difesa è dimostrare che l'India non ha giurisdizione sul tratto di mare dove si trovava la petroliera al momento dell'incidente.L'IPOTESI DI UN ATTACCO DEI PIRATI A UNA PETROLIERA GRECASecondo fonti italiane vicine all'inchiesta, un presunto attacco di pirati alla petroliera greca Olympic Flair, confermato dalla Camera di commercio internazionale (Icc), ma smentito dal ministero della Marina mercantile ellenica, sarebbe stato comunicato dal comandante alle autorità indiane (la locale Guardia costiera e il Maritime Rescue Coordination Centre). La notizia però non risulta sia stata diffusa ai media, nonostante la sua rilevanza visto che sarebbe avvenuto a sole due miglia e mezzo dalla costa. La Olympic Flair potrebbe essere stata scambiata dalle autorità indiane con la nave italiana Enrica Lexie. Un funzionario greco della Olympic Shipping and Management, la compagnia armatrice dell'Olympic Flair, si è liimitato a dire di non poter parlare della vicenda con giornalisti. VERSO LA PERQUISIZIONE DELLA PETROLIERASul fronte delle indagini, la polizia della città di Kochi ha avuto dalla magistratura il mandato di perquisizione della nave italiana per cercare l'arma con cui, sostengono gli inquirenti indiani, i due marò avrebbero sparato il 15 febbraio scorso.DAI FAMILIARI UNA RICHIESTA DI RISARCIMENTODora Valentine, la vedova di Gelastine, uno dei due pescatori indiani uccisi il 15 febbraio, ha presentato insieme ai due figli una petizione all'Alta Corte di Kerala per chiedere un indennizzo di 10 milioni di rupie, pari a 153 mila euro. Nell'istanza la donna domanda che la petroliera italiana Enrica Lexie venga tenuta sotto sequestro come garanzia per il pagamento della somma.IL MINISTRO TERZI INVIA IL SOTTOSEGRETARIO DE MISTURAIl ministro degli Esteri Giulio Terzi ha inviato in India il sottosegretario De Mistura, con l'incarico di portare avanti a livello politico l'azione intrapresa dalla delegazione degli esperti italiani dei ministeri di Esteri, Difesa e Giustizia, con contatti sia con le autorità statali a Kochi, sia con quelle federali a New Delhi, dove Terzi si recherà martedì prossimo.IL NEO CARDINALE SI ATTIVA PER MEDIARE: «RISCHIO DI MANIPOLAZIONI POLITICHE»Il cardinale indiano George Alencherry, arcivescovo maggiore della Chiesa Syro-malabarese in Kerala con sede a Cochin, nominato dal Papa nel recente concistoro, si sta adoperando attraverso i ministri cattolici nel governo del Kerala per cercare una soluzione pacifica alla delicata situazione."Nell'episodio, certo, vi sono stati degli errori - ha dichiarato -, dato che i pescatori sono stati scambiati per pirati. Ma il punto è un altro: sembra che il partito di opposizione voglia sfruttare la situazione e strumentalizzare il caso per motivi elettoralistici, parlando delle potenze occidentalì o della'volontà di dominio americano". "Il ministro del Turismo - ha aggiunto -, il cattolico K. V. Thomas, che è un uomo di grande statura morale e di rilevante influenza, mi ha assicurato il suo massimo sforzo. Garantisco, nei prossimi giorni il mio costante interessamento con le autorità indiane sulla vicenda".