mercoledì 10 settembre 2014
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Il leader del Partito popolare indiano (Bjp, Bharatiya Janata Party), formazione politica al governo nel Paese, è stato incriminato per istigazione alle tensioni religiose durante la campagna elettorale. Lo ha annunciato il vice sovrintendente di polizia, Yogendra Singh. "Il foglio di accusa contro Amit Shah è stato presentato dall'ufficiale inquirente", ha dichiarato il vice sovrintendente di polizia della città settentrionale di Muzaffarnagar. Shah ha pronunciato un discorso ultranazionalista durante la campagna elettorale nel quale avrebbe invitato gli elettori induisti a cercare nelle urne una vendetta contro i musulmani. Più di 50 persone morirono negli scontri nel distretto di Muzaffarnagar, dove diversi rappresentanti del partito sono sotto inchiesta per incitamento alla violenza contro la minoranza islamica.Nel luglio scorso, Shah è stato eletto presidente del Bjp del premier nazionalista Narendra Modi. Il partito alle elezioni di maggio ha conquistato con gli alleati 330 seggi su 543, ben oltre i 272 necessari per la maggioranza.
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