In India sono stati registrati nel 2014 ben 25.000 casi di violenza sessuale nei confronti di donne e bambini, fatto che costituisce "una vergogna nazionale". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno indiano, Rajnath Singh.In un intervento al Rajya Sabha (Camera alta) del Parlamento, il ministro ha assicurato che "il governo è deciso ad assumere tutte le iniziative necessarie per tutelare la sicurezza delle donne e dei bambini indiani".Riferendosi poi al recente caso del tassista di Uber che ha violentato venerdì scorso nel suo veicolo una giovane professionista di 26 anni, Sinh ha assicurato che "il caso appena accaduto mi ha ulteriormente afflitto. Il governo indiano condanna fortemente questo atto ignobile. Ogni iniziativa verrà presa - ha concluso - per portare il responsabile davanti alla giustizia".