venerdì 28 marzo 2025
Il Pontefice profondamete addolorato per il terremoto che ha colpito in particolare il Myanmar. In Thailandia sta bene suor Sivori che aveva accolto Francesco nel 2019
Gente per strada dopo il sisma in Thailandia

Gente per strada dopo il sisma in Thailandia - Fotogramma

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Papa Francesco è «profondamente addolorato dalla perdita di vite umane e dalla devastazione diffusa» causata dal terremoto che ha colpito il sud-est asiatico, soprattutto Myanmar e Thailandia. Di fronte all’enormità della tragedia, Francesco prega dal cuore per i morti e assicura la propria vicinanza spirituale a tutti i colpiti, secondo quanto si legge nel telegramma, a firma del segretario di Stato, Pietro Parolin. Il Pontefice, inoltre – aggiunge il testo – implora dal Signore i doni della fortezza e della perseveranza per il personale delle squadre di soccorso, impegnate nell’assistenza degli sfollati. La tragedia ha coinvolto anche una cugina del Papa, suor Ana María Sivori, missionaria da quasi sessant’anni in Thailandia e fortunatamente rimasta illesa. Era stata la religiosa salesiana ad accoglierlo nel Paese nel viaggio apostolico del 2019. Francesco ha mostrato, da sempre, particolare sollecitudine per l’Asia, crogiolo di popoli e fedi e crocevia di interessi geopolitici spesso contrastanti. Il Continente è stata destinazione di vari viaggi apostolici per un totale di ventidue Paesi. In particolare, nel 2017, il Papa si è recato Myanmar: è stata la prima volta di un Pontefice. Il Paese sperimentava all’epoca una transizione democratica, interrotta bruscamente dal golpe del primo febbraio 2021. In questo contesto, Francesco ha voluto offrire una parola di speranza a «tutti coloro che stanno lavorando per costruire un ordine sociale giusto, riconciliato e inclusivo», ha detto nell’incontro con la Nobel Aung San Suu Kyi, ora incarcerata.

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