lunedì 31 marzo 2025
Il presidente medita di ricandidarsi alle elezioni del 2028 nonostante il limite di due legislature fissato da 22esimo emendamento della Costituzione
Trump giura come47esimo presidente degli Stati Uniti

Trump giura come47esimo presidente degli Stati Uniti - Ansa

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«Molti mi chiedono di fare un terzo mandato, che sarebbe poi un quarto visto che le elezioni del 2020 sono state rubate. Penso di essere popolare perché ho fatto un grande lavoro». A poco più di due mesi dal giuramento che ha segnato l’inizio del suo secondo incarico alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump, 78 anni a giugno, ha ventilato l’idea di volersi ricandidare alle elezioni del 2028 , anche se questa circostanza esclusa dal 22esimo emendamento della Costituzione che chiarisce: «Nessuno può essere eletto alla carica di presidente più di due volte». Trump, ci si chiede, è serio? «Non sto scherzando», ha ribadito lui stesso intervistato da Kristen Welker per Nbc.

A sgombrare il campo da dubbi sulla sua determinazione, il tycoon ha aggiunto: «Ci sono diversi modi per poterlo fare». La versione della Costituzione americana del 1787, lo ricordiamo, non poneva limiti a quante volte una persona potesse candidarsi. Il 22esimo emendamento fu introdotto dai repubblicani nel 1951 in seguito al dibattito sollevato dal lunghissimo “regno” di Franklin Delano Roosevelt rimasto in carica, ininterrottamente, per quattro mandati: dodici anni di seguito.

Le modifiche costituzionali, certo, sono possibili ma non facili da realizzare perché vanno approvate dai due terzi del Congresso o da una sorta di assemblea costituente convocata da 33 dei 50 Stati. In entrambi i casi, sarebbe poi necessaria la ratifica dei tre quarti dei governi statali. Cosa, dunque, Trump avrebbe in mente? L’idea emersa nel corso dell’intervista è fare un ticket con il suo vice, JD Vance, come candidato principale per poi prenderne il posto dopo la vittoria. Questa non sarebbe l’unica soluzione: «Ce ne sono altre», ha puntualizzato il presidente. La prospettiva trascinare gli Stati Uniti in una battaglia politica per allungare l’era Trump fa inorridire i democratici allarmati dai toni autoritari del leader repubblicano.

Piace molto, invece, ad alcuni esponenti della destra americana. Il deputato Andy Ogles, rappresentante del Tennessee, ha presentato un emendamento costituzionale che apre al terzo mandato tre giorni dopo l’insediamento del tycoon. «Siete pronti a Trump ‘28?», va ripetendo l’ex consigliere Steve Bannon nei suoi podcast. Il presidente, come è suo stile, prima lancia il sasso e poi nasconde la mano. «Abbiamo ancora tanta strada da fare – ha minimizzato – sono concentrato sul presente». Era il 27 luglio quando, parlando a un evento elettorale organizzato a West Palm Beach, in Florida, dal gruppo Turning Point Action, The Donald, ermetico, chiedeva: «Uscite e votate, solo questa volta. Non dovrete più farlo».

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