Voleva solo giocare il piccolo Mahmud, 4 anni. La sua vita è stata stroncata dalle schegge di un missile vicino a casa, a Jabaliya. Lo sua storia è stata raccontata dall’Ong Terre des hommes. Il piccolo, disabile, era assistito dalla Palestinian Medical Relief Society, partner locale di Terre des Hommes. Con lui è rimasto ucciso anche un uomo che si trovava lì vicino, mentre altre 5 persone sono state ferite, riferisce l’Ong. «Poco prima la mamma lo aveva chiamato per farlo rientrare a casa – racconta Lara Colace, responsabile del progetto di Terre des Hommes a Gaza – ma lui non ci voleva tornare. Il fratello maggiore lo aveva riportato dentro, ma dopo qualche minuto Mahmud è riscappato fuori, nonostante le sue difficoltà di movimento. E proprio in quel momento è arrivato il missile che lo ha ucciso». Fino alla settimana scorsa Terre des Hommes, assieme a Palestinian Medical Relief Society (Pmrs), ha portato avanti un progetto di riabilitazione motoria per 184 bambini disabili delle famiglie più povere della zona Nord di Gaza. I continui bombardamenti mettono però a repentaglio la vita degli operatori che non riescono a muoversi, per cui al momento il progetto, finanziato dalla Cooperazione italiana, è fermo. La Pmrs, inoltre, è adesso impegnata soprattutto nelle attività di primo soccorso alla popolazione colpita. E anche qui le difficoltà non mancano: da ieri il suo centro medico Abu Taema, situato nella parte sud-est di Khan Younes, è senza elettricità, né acqua, collegamento a Internet o telefono. Scarsi ormai pure i farmaci essenziali e il materiale medico, sottolinea la Ong, invocando l’apertura urgente di un corridoio umanitario almeno per i medicinali.