Senzatetto accampati alla periferia di Oukland in California - Ansa
Oltre 770mila americani, abbastanza da riempire una città come Torino, vivono per strada negli Stati Uniti: la maggior parte perché non può permettersi un affitto e non trova posto nei rifugi destinati alle persone senza un posto dove dormire. I dati resi noti dal governo statunitense mostrano anche che le famiglie e gli individui che non hanno un tetto sulla testa sono in forte aumento: più del 18 per cento rispetto al 2023 e addirittura un terzo in più negli ultimi 24 mesi. Si tratta del maggiore incremento registrato negli ultimi diciassette anni.
Per dare un’idea, il numero rappresenta circa il doppio dell’incidenza dei senzatetto in Italia, dove però nella categoria rientrano anche i “senza dimora” che hanno accesso a rifugi temporanei. Gli operatori del settore negli Stati Uniti sono inoltre certi che la cifra di 770mila sia «fondamentalmente sottostimata» perché il conteggio viene fatto per le strade durante una sola notte di gennaio, il periodo più gelido dell’inverno, quando gli homeless cercano qualsiasi forma di riparo possibile, comprese automobili e altre strutture non destinate all'abitazione umana ma che comunque offrono un rifugio.
Secondo il censimento effettuato del dipartimento all’Edilizia e allo Sviluppo urbano Usa, la prima causa dell'esplosione dei casi è una grave crisi abitativa che ha portato a un’impennata degli affitti a prezzi di mercato e a un’acuta mancanza di appartamenti sovvenzionati. Ma il ministero cita anche l'inflazione e la fine dei programmi di assistenza legati alla pandemia da Covid fra le ragioni che hanno portato tante migliaia di persone in miseria. Ad aumentare il numero ha contributo anche un maggiore afflusso di immigrati in cerca di asilo. Il risultato è una situazione estrema in cui la maggior parte dei centri di accoglienza delle principali città Usa non è in grado di accogliere tutti i bisognosi. A giugno, Joe Biden ha firmato un’azione esecutiva che limita gli ingressi illegali alle frontiere e questo si è tradotto in una riduzione del carico sui centri di accoglienza. Ma alcune città, come Denver e Chicago, hanno comunque chiuso i loro rifugi per senza dimora ai migranti.
Mentre sempre più persone si trovavano senza casa, inoltre, molti Comuni e Stati americani hanno passato leggi più severe che vietano le tende e in generale gli accampamenti negli spazi pubblici.
E, sempre secondo le associazioni non governative, l'accessibilità degli alloggi sta peggiorando, soprattutto nelle metropoli (Los Angeles, insieme a New York City, ha la più grande popolazione di senzatetto degli Usa).
L'amministrazione Biden ha compiuto progressi nel contenere il problema per uno specifico gruppo demografico: i reduci delle forze armate. Tra i veterani, infatti, la popolazione clochard è diminuita di quasi il 12% durante il mandato del presidente democratico. Dal 2023 al 2024, il numero dei veterani senza casa è sceso da 35.000 a 32.800, un calo di circa il 7,5%. Quest’autunno, il dipartimento all’Edilizia ha fatto sapere che il numero dei veterani senza dimora era al livello più basso da quando è iniziato il monitoraggio nel 2009.
Questa realtà, secondo le associazioni di sostegno agli itineranti, dimostra che il problema è risolvibile, e che quando il governo federale, il Congresso e la Casa Bianca dedicano risorse mirate in modo bipartisan, i risultati non mancano.