Nel compito di "smantellare
totalmente il campo" di Calais, "il governo francese andrà fino
in fondo" ma nello sforzo umanitario i britannici "devono fare
la loro parte". Lo ha detto il presidente francese, Francois
Hollande, in visita a Calais.
"Voglio esprimere - ha continuato - la mia determinazione
a vedere le autorità britanniche fare la loro parte nello sforzo
umanitario che la Francia compie qui e continuerà a compiere
domani". "Non è perché la Gran Bretagna ha preso una decisione
sovrana - ha aggiunto con riferimento alla Brexit e agli accordi
del Touquet firmati nel 2003 che situano la frontiera britannica
in Francia - che ora non ha più obblighi rispetto alla Francia".
Il capo dello stato francese ha
cominciato questa mattina la sua prima visita ufficiale a
Calais, nel nord, l'epicentro delle tensioni per la presenza del
campo di migranti più difficile da gestire. Hollande, arrivato in elicottero, non si è recato nella "giungla", ipotesi scartata dopo gli attentati
dell'estate a Nizza e a Saint-Etienne-du-Rouvray.
In quello che i media francesi
presentano come "il nuovo ring della campagna elettorale" - una
settimana fa la visita di Calais toccò a Nicolas Sarkozy - il
presidente ha ribadito la sua determinazione a smantellare
definitivamente il campo della Lande, ribattezzato "la giungla",
dove si ammassano fra le 7.000 e le 10.000 persone. "Il governo
andrà fino in fondo" ha aggiunto Hollande parlando davanti alle
forze dell'ordine e prendendo "per quanto possibile, le distanze
dalle strumentalizzazioni o dalle polemiche che voltano le
spalle ai valori della Repubblica".