martedì 16 novembre 2010
Esasperate dall'epidemia di colera, in mille marciano contro il quartier generale delle forze dell'Onu, accusate di essere la causa del contagio che ha portato all'epidemia nel paese terremotato.
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L'epidemia di colera che ha colpito Haiti si abbatte come un ciclone sulle Nazioni Unite e rischia di infuocare il clima tra i cachi blu e la popolazione locale a poco più di dieci giorni dalle elezioni presidenziali del 28 novembre. Esasperate dall'epidemia di colera che ha già causato un migliaio di morti, migliaia di persone si sono scatenate contro i caschi blu della missione Onu in una massiccia e violenta protesta che ha causato due morti. I peacekeeper hanno ammesso di aver sparato, ma hanno spiegato di averlo fatto per legittima difesa. Il giudice di pace Bimps Noel però ha raccontato che "all'inizio della protesta hanno fatto fuoco per disperdere la folla". Poi, ha aggiunto, "ho avuto l'impressione che sparassero ad altezza uomo". Inoltre, secondo il giudice, una delle due vittime un ventenne, "è stata colpita alle spalle". Pronta la replica del portavoce della missione Onu 'Minustah', Vincenzo Pugliese: "Un manifestante armato ha fatto fuoco contro un soldato che ha risposto per legittima difesa". Secondo l'Onu inoltre all'origine degli incidenti ci sono motivi politici.La missione ha rivolto un appello ai cittadini a non farsi coninvolgere dalle "manipolazioni dei nemici della stabilità e della democrazia". Gli scontri sono "motivati politicamente per creare un clima di insicurezza in vista delle elezioni delle elezioni presidenziali del 28 novembre".Alla base delle proteste l'accusa, rivolta al contingente delle Nazioni Unite, di aver favorito il diffondersidell'epidemia dopo il contagio di un casco blu nepalese. Oltre al ragazzo di 20 anni, il cui cadavere è stato trovato davanti alla base delle Nazioni Unite a Quartier-Morin, negli assalti a una stazione di polizia e al quartier generale dell'Onu a Cap Haitien, la seconda città del paese, è morto un altro giovane. Secondo fonti mediche e di polizia inoltre decine di persone sono arrivate in ospedale con ferite causate da colpi d'arma da fuoco. L'esercito nepalese, che serve la missione ad Haiti con 1.000 soldati, ha espresso preoccupazione e ha rinforzato le misure di sicurezza. Un medico haitiniano haammesso che "la situazione è moto difficile e in città si stanno registrando episodi di violenza diffusa" e ha denunciato di essere "bloccato nella città senza poter raggiungere l'ospedale". Una fonte di polizia ha aggiunto che colpi d'amra da fuoco si avverto sporadicamente in città e un gruppo di banditi ha saccheggiato un magazzino pieno di alimenti di proprietà di una organizzazione internazionale".Incidenti si sono verificati anche nella città di Hinche, nel centro del Paese, dove un gruppo di 400 manifestanti ha lanciato pietre contro i cachi blu.
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