Dall'entrata in vigore dell'accordo
Ue-Turchia, oltre 22.000 bambini migranti e rifugiati sono
rimasti bloccati in Grecia e devono far fronte ad un futuro
incerto, quando non persino a forme di detenzione. Lo denuncia
oggi l'Unicef.I bambini non accompagnati sono la categoria più
a rischio e rappresentano circa il 10% della popolazione
migratoria minorile presente attualmente in Grecia: se ne
stimano circa 2.000, ma non tutti sono registrati. Fra gennaio e
metà marzo di quest'anno, in Grecia sono stati registrati 1.156
minorenni non accompagnati, con un incremento del 300% rispetto
al medesimo periodo del 2015.Mentre prosegue il processo di rinvio dei migranti e dei
rifugiati dalle isole greche verso la Turchia, in applicazione
del recente accordo, l'Unicef ricorda il dovere degli Stati di
prendersi cura e proteggere tutti i bambini e di offrire loro
una possibilità equa e piena di essere ascoltati al momento di
prendere decisioni sul loro futuro.