Incidenti tra giovani e polizia durante una mobilitazione di più di 5.000 studenti in protesta ad Atene per la morte del giovane Alexis. All'arrivo del corteo davanti alla sede del parlamento, un gruppo di giovani ha tentato di andare contro il cordone delle forze dell'ordine impegnate sul posto, la polizia ha risposto lanciando dei lacrimogeni.Gli scontri hanno seminato il panico tra i passanti, ma sono cessati poco dopo. La polizia greca - già da questa mattina - aveva dato lo stato di allerta ad Atene dove alla periferia occidentale della città
un altro giovane era stato raggiunto da una pallottola che lo ha ferito a una mano.L'episodio, accaduto ieri sera davanti a una scuola di Peristeri, municipalità sub-urbana della capitale ellenica, mentre lo studente stava conversando con alcuni compagni, ha riscaldato gli animi dei dimostranti riaccendendo la protesta in tutto il Paese. "La lotta continua" si legge negli striscioni che sventolano alla testa dei cortei, "Bisogna punire in maniera esemplare i responsabili". "Stato assassino".Sempre in mattinata altre molotov e lacrimogeni erano stati lanciati davanti al quartier generale della polizia ad Atene. Gli studenti hanno poi occupato il Politecnico e incendiato alcuni chioschi di giornali. Nella città del nordest di Ioannina una cinquantina di giovani hanno invaso le strade del centro e occupato una radio locale utilizzata per i loro proclami.La polizia greca ha intanto avvertito la popolazione di stare lontano dal centro di Atene dove è partito un corteo del partito comunista (KKK) da Omonia Square che al momento procede senza incidenti. Altri corte sono previsti nel pomeriggio anche a Salonicco dove stamane hanno sfilato 300 persone.Restano occupate in tutto il paese circa 600 scuole e università secondo quanto riportano gli studenti. Intanto il
referto balistico consegnato oggi ai familiari di Alexis riporta che il proiettile sparato dalla polizia avrebbe colpito prima una superficie dura per rimbalzare e colpire il ragazzo al petto. La tensione per le strade continua a mettere a dura prova il governo di Karamanlis. Oggi il presidente degli industriali Dimitris Daskalopoulos ha chiesto esplicitamente le elezioni anticipate spiegando che il Paese ha bisogno di un "governo forte e all'altezza della situazione".