Le devastazioni a Sapporo, sull'isola settentrionale giapponese di Hokkaido (Ansa)
Il bilancio del potente terremoto di magnitudo 6.6 che ieri ha colpito la parte settentrionale dell'isola di Hokkaido è salito a 8 morti. Lo ha riferito l'emittente pubblica NH, dopo che la scossa ha causato frane. Sei persone sono morte nel villaggio di Atsuma, dove una frana ha travolto le case. Decine persone sono state dichiarate disperse dopo la scossa, mentre tre milioni di case sono rimaste senza energia elettrica a causa del danneggiamento di una centrale che rifornisce la regione.
Nell'impianto nucleare Tomari di Hokkaido, non operativo prima del terremoto, è stato posto in alimentazione energetica d'emergenza per mantenere attivo il sistema di raffreddamento. Dopo la prima scossa, se ne è verificata una di assestamento di potenza 5.3, poi ne sono arrivate numerose nella notte e nella mattina successive. Non sono stati emessi allarmi tsunami. Circa 20mila soccorritori, tra cui poliziotti e membri delle Forze di autodifesa, sono stati dispiegati, mentre altri 20mila agenti della seconda forza si uniranno ancora agli sforzi di ripresa e soccorso.
Secondo i media i dispersi sono circa 40, le persone con ferite di lieve entità circa 130. Le autorità hanno messo in guardia sul rischio di nuove scosse "nel giro di due o tre giorni", ha detto Toshiyuki Matsumori, incaricato del monitoraggio dei terremoti all'agenzia meteorologica nazionale.
Nei giorni scorsi l'arcipelago era già stato devastato dal tifone Jebi, che ha provocato almeno 8 vittime nella regione di Osaka, mentre ad agosto oltre un centinaio di persone anziane erano state stroncate dagli effetti del clima torrido di una violenza inusuale anche per un Paese a forte escursione termica come il Giappone.