Muammar Gheddafi ha sollecitato i suoi sostenitori a dare alle fiamme la Libia, ha garantito che chi lo appoggia non si arrenderà e ha detto che i suoi oppositori sono divisi. Lo hanno riferito oggi emittenti tv arabe. "Fate in modo che ci sia una lunga lotta e che la Libia sia avvolta dalle fiamme", ha detto Gheddafi in un messaggio. Brevi titoli che riassumevano il messaggio erano sati diffusi in precedenza dalla tv Al Arabiya. L'emittente ha detto che stava riferendo il contenuto di un messaggio che sarebbe stato mandato in onda dal canale tv siriano Arrai, che poi ha diffuso titoli simili. Arrai ha aggiunto che seguirà la trasmissiome di un messaggio audio. "Non ci arrenderemo. Non siamo donne. Continueremo a lottare", ha detto Gheddafi secondo quanto riportato in uno dei titoli diffusi da Arrai.A neanche sei mesi dalla prima "Conferenza di Parigi a sostegno del popolo libico" in cui venne deciso l'intervento militare in Libia, sono in arrivo oggi all'Eliseo, su invito del presidente francese Nicolas Sarkozy, una sessantina di delegazioni, in rappresentanza di 50 paesi e 8 istituzioni e organizzazioni internazionali. Con l'obiettivo di favorire la ricostruzione del paese, partendo dallo scongelamento dei beni libici, in particolare a sostegno dei settori dell'economia, della democrazia, della sicurezza e della giustizia, e dell'amministrazione.Il presidente del Cnt libico, Mustafa Abdel Jalil, dovrà presentare davanti alla comunità internazionale la 'road map' per la creazione di una nuova Libia, evidenziando allo stesso tempo i bisogni immediati e gli interventi necessari da parte dei partner internazionali per far ripartire il paese. In primis quelli economici, con lo sblocco degli asset, che è già stato avviato. Usa e Gran Bretagna hanno scongelato 1,5 miliardi di dollari a testa e la Francia 1,5 miliardi di euro, mentre dall'Italia sono stati messi a disposizione 500 milioni di euro. E domani, ha annunciato Bruxelles, si procederà allo scongelamento degli asset di 28 entità libiche, in particolare banche, porti e compagnie petrolifere. E intanto sul fronte internazionale cresce sempre di più la credibilità del Cnt, tanto che a poche ore dalla Conferenza di Parigi convocata da Sarkozy insieme al premier britannico David Cameron, già in prima fila il 19 marzo per avviare l'intervento militare in Libia, anche la Russia ne ha riconosciuto lalegittimità. Mosca e anche Pechino saranno infatti presenti a Parigi. Anche l'Algeria, che ha dato accoglienza alla molgie di Gheddafi e tre dei suoi figli, è all'Eliseo rappresentata dal suo ministro degli esteri Mourad Medelci, che ha aperto al riconoscimento del Cnt una volta che questo avrà formato un governo "rappresentantivo di tutte le regioni del paese".Al vertice di oggi all'Eliseo, quindi, prenderanno parte non solo la trentina di paesi che il 19 marzo si impegnò nell'azione militare a sostegno della risoluzione Onu 1973, ma anche tutti coloro che, come per esempio Cina e Russia, all'epoca avevano posto il loro veto, o paesi che non avevano voluto partecipare alle operazioni Nato come la Germania. Cresce anche il numero di organizzazioni internazionali: oltre a Onu, Nato, Ue e Lega Araba, già presenti a marzo, ci sono ora anche l'Unione Africana, che a marzo all'ultimo aveva deciso di non partecipare, e poi il Consiglio di cooperazione del Golfo, l'Organizzazione della Cooperazione islamica e l'Unione per il Mediterraneo. Il summit di oggi cade simbolicamente nel 42esimo anniversario dell'arrivo al potere di Gheddafi.