Il puntatore indica la posizione di Ludwigshafen, a sud di Francoforte L'INCIDENTE VICINO AL PORTO. Secondo quanto ha reso noto un portavoce dell'azienda, l'esplosione è avvenuta alle 11.30 durante alcuni lavori alle tubature dell'oleodotto utilizzato per il trasbordo di liquidi infiammabili e gas dalle navi ancorate in porto agli stabilimenti di produzione. Il sito di Ludwigshafen è il più grande impianto chimico del mondo, con un'area di 10 chilometri quadrati e 39mila dipendenti. Le immagini mostrano una grande colonna di fumo che si alza dall'area portuale del sito, terminale per liquidi infiammabili, come nafta e metanolo.
Il sito dell'esplosione a Ludwigshafen (Lapresse)ALLARME NUBE TOSSICA. A Ludwigshafen le autorità hanno chiesto agli abitanti di restare all'interno degli edifici, tenendo chiuse porte e finestre, per l'allarme legato a sostanze tossiche diffuse nei fumi degli incendi. A Mannheim invece, che si trova sull'altra sponda del Reno, "le misurazioni non hanno rivelato sostanze nocive nell'aria", affermano le autorità. Gli abitanti di tre quartieri sul Reno sono stati invitati comunque a tenere porte e finestre chiuse per rischio di problemi respiratori dovuti al cattivo odore.ESCLUSO IL TERRORISMO. La polizia di Ludwigshafen ha reso noto che non vi è alcun indizio di un possibile attentato terroristico nell'esplosione avvenuta nell'area degli impianti Basf, al porto fluviale della città. Lo riporta l'agenzia Dpa.