venerdì 8 agosto 2014
Netanyahu: «forzati» a rispondere ai razzi. Hamas: tregua solo alle nostre condizioni. E Israele lascia i negoziati.
Le opposte pretese stroncano la tregua di Vittorio E. Parsi
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Un bambino è rimasto ucciso e altri cinque feriti nell'esplosione avvenuta vicino a una moschea di Gaza City. Le incursioni aeree israeliane sono riprese venerdì mattina, allo scadere della tregua di 72 ore, in risposta a una decina di lanci di razzi dalla Striscia in direzione del Sud di Israele. Non c'è stata dunque nessuna proroga del cessate il fuoco, come si sperava. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha parlato di "forzata" risposta al fuoco da Gaza. E l'esercito in un comunicato ha spiegato di aver colpito "centrali del terrorismo"."Tutte le fazioni palestinesi, incluso Hamas, si oppongono a un prolungamento della tregua perché Israele si rifiuta di venire incontro alle nostre domande, ma i negoziati al Cairo proseguono", ha dichiarato il portavoce di Hamas a Gaza, Fawzi Barhoum. Fonti israeliane hanno reso noto che Tel Aviv non negozierà con Hamas fino a che continuerà il lancio di razzi dalla Striscia. Alcuni giornalisti presenti al Cairo hanno visto la delegazione lasciare la sede dei colloqui.Subito dopo le 7 locali, dei razzi palestinesi sono stati lanciati da Gaza contro lo Stato ebraico. Intanto nella zona a est di Gaza migliaia di palestinesi hanno lasciato le proprie case nel timore di nuove operazioni israeliane. I media locali riferiscono di donne e bambini in fuga. Migliaia di persone hanno lasciato Shujayya, il quartiere di Zaytoun, il distretto di Tuffah, la zona di Johr Ad Dik e il campo rifugiati di al-Bureij. Tante famigli, stanno lasciando le proprie case a bordo di macchine e carretti diretti verso le zone centrali e a ovest di Gaza. La maggior parte, secondo le testimonianze, cerca rifugio nelle scuole gestite dall'Onu a Gaza.
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