sabato 9 agosto 2014
Dopo la fine della tregua sono riprese le offensive. Nella foto Ap, un ragazzino cerca di salvare testi religiosi da una moschea distrutta.
Le opposte pretese stroncano la tregua di Vittorio E. Parsi
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​Dopo la fine della tregua di 72 ore, venerdì mattina, è ripreso il lancio di razzi di Hamas verso il Sud di Israele, in mattinata almeno 60. Di conseguenza sono ripartiti anche i raid israeliani sulla Striscia di Gaza, che hanno fatto almeno 5 morti tra i palestinesi. Lo ha riferito il portavoce dei Servizi di emergenza Ashraf al-Qudra. Due hanno perso la vita "nel campo di Al-Maghazi", un campo profughi nel centro della Striscia, e altri tre corpi sono stati trovati sotto le macerie di una moschea "bombardata dagli aerei" nel sud dell'enclave palestinese.Intanto si è saputo che è morto un giovane palestinese che era rimasto ferito nel corso delle proteste a Hebron contro l'offensiva israeliana a Gaza. Nader Edriss, 22 ani, colpito dal fuoco dell'esercito israeliano, è spirato nell'ospedale  Al-Mizan della città. Ieri in circa 300 avevano attaccato i militari israeliani con pietre e oggetti incendiari e questi ultimi avevano reagito. Altre proteste si sono tenute a Nablus eBetlemme. Gli Stati Uniti hanno espresso la speranza di un nuovo accordo di cessate-il-fuoco tra Israele e Hamas. "La nostra speranza", ha affermato una portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Marie Harf, "è che le parti concorderanno un'estensione della tregua nelle prossime ore". L'Egitto per tutta la giornata ha insistito nei suoi sforzi di mediazione.
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