Spari in aria e grida di gioia: "Dio
è grande, la resistenza palestinese ha vinto". Un fiume di gente
si è riversato stasera per le strade di Gaza per festeggiare la
notizia del cessate il fuoco "illimitato" raggiunto oggi con la
mediazione egiziana. Dalle tv controllate da Hamas, i portavoce
della fazione islamica parlano di "grande vittoria" contro
Israele. "Nessuna nazione araba - è stato detto in una
conferenza stampa trasmessa in tv - ha resistito in questo modo
ad Israele e così a lungo".
I militanti di Hamas e delle altre fazioni sono stati quelli
più determinati nel rivendicare il successo su Israele e la
vittoria della "Resistenza supportata dal popolo". Tra le scene
più frequenti, quelle di armi brandite verso il cielo e colpi
sparati in aria, bandiere verdi spiegate al vento, caroselli di
macchine. Dalle moschee - dove in molti si sono riuniti - gli
altoparlanti hanno cominciato a diffondere ad altissimo volume
canti riservati di norma per i giorni festa musulmani. Canti che
si sono mischiati ai fuochi di artificio lanciati in aria.
Ma non c'è solo l'indubbio sollievo della gente per la pace
ritrovata, per il fatto di essere uscita viva da un conflitto
che ha fatto oltre 2100 morti e di poter finalmente ricostruire
Gaza. C'è anche il dolore per le vittime e una sorta di giudizio
di inutilità sulla guerra. Su Facebook sono in molti a chiedersi
se - alla luce di quanto si conosce dei contenuti degli accordi
- non fosse stato meglio accettare la tregua già molte settimane
fa, risparmiando dolore e sofferenze. "Perché tutto questo?",
hanno chiesto alcuni. Altri hanno suggerito di non scendere per
strada e di non festeggiare per rispetto delle vittime e di chi
è ancora a lutto per quelle morti. "Per favore, non mostrate la
vostra gioia, stiamo ancora piangendo", hanno scritto alcuni,
come a evidenziare la contraddizione tra l'aspetto politico e
quello umano della guerra.