Il gabinetto di sicurezza israeliano ha respinto la bozza di proposta di tregua
a Gaza avanzata dal segretario di Stato americano John Kerry, perchè
vuole modifiche al testo. Lo hanno reso noto fonti del governo aggiungendo che la riunione prosegue.
Gli Stati Uniti hanno proposto una bozza di accordo che
attende la risposta di entrambe le parti: una settimana di stop
ai combattimenti, che comincerebbe nel fine settimana - in
coincidenza con la festa dell'Eid al-Fitr che segna la fine del
Ramadan, il mese del digiuno.
Durante il cessate il fuoco si lavorerebbe a una tregua
più duratura e comprensiva. Durante la sospensione temporanea
delle ostilità, l'Esercito israeliano rimarrebbe all'interno
della Striscia per continuare a localizzare e distruggere i
tunnel. Una volta entrato in vigore l'eventuale
cessate-il-fuoco ampliato, Israele e Hamas dovrebbero sedersi a
un tavolo negoziale per definire un'ipotesi di intesa più
vasta.
Il leader del gruppo radicale palestinese, Khaled
Meshaal, ha affermato di volere sì la tregua, che deve però
essere accompagnata dalla fine del blocco a Gaza.
Supera quota 800 il bilancio delle vittime, in gran parte civili, nella Striscia di Gaza, mentre gli Stati Uniti attraverso il segretario di Stato
John Kerry intensificano le pressioni per arrivare a un cessate il fuoco, dopo l'uccisione giovedì di 15 persone rifugiate in una scuola gestita dall'Onu.
L'esercito israeliano ha spiegato di essere stato attaccato da militanti palestinesi operanti nell'area della scuola e di aver risposto al fuoco, accusando inoltre Hamas di aver evitato ogni evacuazione.
Ambienti diplomatici Usa sottolineano il crescente disappunto del segretario di Stato per la situazione, ma resta cautela sui progressi della mediazione portata avanti da Kerry e che coinvolge anche
Egitto, Turchia, Qatar e Autorità palestinese.Secondo alcune fonti il cessate il fuoco potrebbe essere raggiunto la settimana prossima, in occasione della fine del Ramadan. Il premier israeliano
Benjamin Netanyauh riunirà oggi, venerdì, il comitato di sicurezza per discutere l'ipotesi di una limitata tregua umanitaria che, secondo fonti, potrebbe inizialmente durare sette giorni. e perdite israeliane subite nel corso dell'azione di terra a Gaza ammontano al momento a 32 soldati.Gli scontri nella Striscia stanno causando tensioni anche in
Cisgiordania e a
Gerusalemme, dove cresce la protesta palestinese. In Cisgiordania 10.000 palestinesi hanno dato vita ad una marcia di solidarietà con Gaza, lanciando pietre e molotov contro un check point dell'esercito israeliano; secondo fonti mediche palestinesi la risposta armata ha causato
5 morti e 200 feriti.Massicce manifestazioni di protesta anti-Israele sono annunciate in
Iran, nell'ultimo venerdì del Ramadan. La
televisione di Teheran ha precisato che sono previsti raduni in
oltre 700 città.
A Teheran molti dimostranti hanno sfilato verso
l'università portando striscioni con scritte "Morte a Israele" e
"Morte all'America".